Ministero: se necessario didattica in presenza per alunni con disabilità

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Dove ricorrano le condizioni per la frequenza, anche in zona rossa, da parte di studentesse e studenti con bisogni educativi speciali e con disabilità, le scuole, con l’obiettivo di «rendere effettivo il principio di inclusione valuteranno di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe – secondo metodi e strumenti autonomamente stabiliti e che ne consentano la completa rotazione in un tempo definito – con i quali gli studenti Bes possano continuare a sperimentare l’adeguata relazione nel gruppo dei pari, in costante rapporto educativo con il personale docente e non docente presente a scuola». Lo stabilisce una nota operativa, sentito anche l’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, su alcuni aspetti relativi al Dpcm dello scorso 2 marzo 2021, inviata dal ministero dell’Istruzione ai dirigenti scolastici a seguito di alcune richieste di chiarimento pervenute, e a supporto dell’attività delle scuole.

In particolare, la nota riguarda l’attività in presenza delle alunne e degli alunni con bisogni educativi speciali e con disabilità, ricordando che anche con il Dpcm del 2 marzo «resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso dei laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali», anche nelle cosiddette zone rosse.