E. Cline, Harvey

Emma Cline scrive dell’anima

di Antonio Stanca

   Recentemente è stato pubblicato dalla Einaudi, nella serie Stile Libero Big, Harvey, ultimo breve romanzo della scrittrice americana Emma Cline. La traduzione è di Giovanna Granato. Pure in America l’opera è comparsa quest’anno.

  La Cline è nata nel 1989 nella contea di Sonoma, in California. Ancora adolescente, mentre frequentava la Sonoma Academy, aveva recitato. Diplomatasi, aveva frequentato il Middlebury College e poi la Columbia University. Aveva cominciato a scrivere, erano stati brevi racconti per i quali era stata premiata. Nel 2016 avrebbe scritto Le ragazze, suo romanzo d’esordio, nel quale dice di una donna che ricorda la sua vita da ragazza, quando era entrata a far parte di una setta clandestina, e che dal suo caso è mossa a riflettere sul male esistente nel mondo, sulle sue gravi conseguenze. Nonostante la critica avesse mosso delle obiezioni circa l’ambientazione del romanzo e la sua conclusione, nonostante la Cline fosse stata accusata di plagio, Le ragazze divenne un successo in America e nel mondo, fu molto premiato, rimase tre mesi nella classifica dei migliori romanzi presentata dal “New York Times”, fece rientrare la Cline nell’elenco degli autori della Granta, quello dei migliori giovani scrittori americani, e fu scelto per una riduzione cinematografica. D’allora i racconti della Cline sono comparsi in importanti riviste letterarie.

   Come ne Le ragazze anche in Harvey la scrittrice muove dalla realtà, dalla storia privata e pubblica della sua America e trasforma alcuni eventi clamorosi in narrazioni dove è possibile solo intravederli perché hanno perso ogni riferimento, ogni particolarità e acquisito un significato più esteso.

   In Harvey il motivo ispiratore è stato quello di un celebre caso giudiziario e di chi ne era risultato colpevole. Nel romanzo si chiama Harvey. Vive nel Connecticut e lavora nel mondo dello spettacolo, cinema in particolare. E’ un personaggio noto. Nei suoi riguardi è in corso un processo per ragioni che la scrittrice non chiarisce mai del tutto, che lascia solo intendere. Si sofferma, invece, si dilunga per quasi tutta la narrazione a mostrare Harvey, a far vedere come, dove trascorre i giorni che precedono, soprattutto l’ultimo, la conclusione del processo, la lettura della sentenza. E’ ansioso, inquieto anche se si sforza di stare, di apparire tranquillo, di non preoccuparsi. Si dice, si convince di non aver commesso alcun reato. Si è allontanato dalla città dove ha sede il tribunale, vi farà ritorno il giorno della sentenza. Intanto è stato in continuo contatto telefonico con i suoi avvocati che lo hanno informato circa gli sviluppi del processo. Si è sentito telefonicamente anche con amici, che lo hanno invitato a non pensare troppo a quanto sta succedendo, a sperare bene ma c’è stato pure chi non si è mostrato completamente sicuro di un esito positivo. Tra questi estremi Harvey ha trascorso il tempo prima della sentenza. Si è trasferito in case isolate, si è spostato in continuazione tra queste e locali pubblici. Ha provato a sentirsi con vecchi amici o amiche, a non parlare della sua vicenda, a immaginare come sarà, come vivrà dopo.

   La situazione, però, si va sempre più aggravando, le notizie che giungono non sono delle migliori, Harvey entra in uno stato di agitazione, sta già pensando a chi rivolgersi per cercare una qualunque soluzione. Ma non si arriverà al giorno della sentenza, il romanzo finirà prima, non farà sapere come è andata, farà solo vedere Harvey in uno stato di quasi delirio per quanto si prepara dal momento che completamente diverso dalle sue aspettative si preannuncia. Si conclude la narrazione della Cline dopo essersi rivelata una lunga, interminabile indagine su quanto in quei giorni è avvenuto nella mente, nell’animo del protagonista. Tutto ha detto la scrittrice dei suoi problemi interiori e tanto importanti sono stati da aver fatto diventare marginale, di poco conto la conoscenza della verità ultima.    Come scrittrice dell’anima ha esordito la Cline e come tale ha continuato!