Solidarietà alla collega DS assalita da un genitore

I sottoscritti dirigenti scolastici esprimono solidarietà alla collega Claudia Notaro, preside dell’I.C. Calderone di Carini, per la vile aggressione fisica subita da un genitore, adirato, pare, per un rimprovero subito dalla figlia. Un episodio grave, che rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi alla scuola pubblica ad opera di una parte dell’utenza sempre meno disposta a riconoscere valore e autorevolezza all’istituzione e a chi la rappresenta e sempre più abituata a pretendere il soddisfacimento della propria idea di scuola e delle proprie aspirazioni ed esigenze, spesso disconoscendo la professionalità di docenti e personale scolastico.

I dirigenti scolastici nel corso dell’ultimo anno hanno svolto il proprio ruolo con responsabilità e abnegazione, nonostante le tensioni determinate dalla situazione di emergenza causata dalla pandemia e nonostante le pressioni costanti provenienti da più parti e da una comunità comprensibilmente spaventata e in gran parte collaborativa, ma nella quale troppi hanno puntato il dito contro l’operato della scuola e ostacolato ogni provvedimento che richiedesse un cambiamento dello status quo.

La scuola ha garantito il diritto all’istruzione a un paese investito dalla pandemia e ha mostrato resilienza e capacità organizzativa. I dirigenti scolastici hanno profuso ogni energia perché ciò avvenisse, rispondendo con efficacia a provvedimenti legislativi e ordinanze che hanno spesso imposto alle scuole di riorganizzarsi in poche ore, mettendo in sicurezza edifici che hanno carenze strutturali ataviche, disponendo una didattica per la quale nessuno era preparato. Tutto ciò però non ha contribuito a creare intorno alle istituzioni scolastiche una rete di solidarietà. Al contrario, i dirigenti sono stati lasciati spesso soli a fronteggiare gli umori delle comunità e ad assumere decisioni drastiche. Sono decine le diffide e gli accessi agli atti di associazioni e singoli che giungono ogni giorno ai dirigenti e frequenti le aggressioni verbali e fisiche a danno degli operatori scolastici, per i più disparati e banali motivi.

Occorre che le istituzioni diano la giusta attenzione a episodi come quello che ha coinvolto la collega Notaro e sostegno a chi ogni giorno lavora perché sia garantito il diritto costituzionale all’istruzione. Lavorare a scuola per il bene comune non può avvenire a rischio della propria incolumità.

Ci auguriamo che quanto avvenuto a Carini non passi sotto silenzio e che giunga alla collega non solo la solidarietà, ma anche un supporto concreto da parte delle istituzioni.