Piano estate con il terzo settore

da ItaliaOggi

Emanuela Micucci e Marco Nobilio

Scuole aperte d’estate come ponte verso il prossimo anno scolastico grazie ai Patti di comunità. A finanziarle 150 milioni di euro per il 2021 che il decreto legge Sostegni, approvato venerdì dal Consiglio dei ministri e ieri controfirmato dal capo dello stato, aggiunge al Fondo per l’arricchimento dell’offerta formativa, facendoli operare in sinergia con le risorse europee del Pon Per La Scuola che andranno alle scuole delle aree svantaggiate (si veda ItaliaOggi di sabato scorso). Il tutto in 15 giorni. Con la possibilità per le istituzioni scolastiche di realizzare o affidare gli interventi entro la fine del 2021: in media 40 mila euro a istituzione. Prende forma nel dl Sostegni il piano estate del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. «Ci sono risorse», spiega, «per accompagnare la chiusura dell’anno scolastico e la costruzione di un ponte verso il prossimo, per il recupero di competenze e socialità». Previsti dal decreto Sostegni come incremento del fondo ex lege 440/1997, i 150 milioni di euro serviranno «a supportare», si legge nel provvedimento, «le istituzioni scolastiche nella gestione della situazione emergenziale e nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa extracurricolare, il recupero delle competenze di base, il consolidamento delle discipline, la promozione di attività per il recupero della socialità, della proattività, della vita di gruppo» degli studenti «anche nel periodo che intercorre tra la fine delle lezioni dell’anno scolastico 2020/2021 e l’inizio di quelle dell’anno scolastico 2021/2022».

Le risorse saranno assegnate e utilizzate sulla base di criteri stabiliti in un decreto del ministro dell’istruzione, di concerto con il Mef, da adottare entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto Sostegni. Le scuole dovranno candidarsi presentando un progetto. La misura opererà in sinergia con le risorse del Programma operativo nazionale «Per la Scuola» 2014-2020, quei fondi europei a cui già negli ultimi anni il ministero ha attinto per progetti simili di scuole aperte d’estate. Risorse, aggiunge Bianchi, «per permettere a giugno di organizzare l’orientamento e il recupero degli alunni. Lo faremo con i comuni, con le province, nell’ambito di quel patto di comunità, che abbiamo già predisposto l’anno scorso».

I patti di comunità, del resto, sono già molto diffusi. Al 30 giugno 2019, ad esempio, erano circa 1.000 e le regioni maggiormente interessate erano l’Emilia Romagna, seguita da Lombardia e Toscana. Mentre due regioni, il Lazio e l’Emilia Romagna, sono intervenute legiferando in materia. Anche grazie ai 150 milioni di euro aggiuntivi che arriveranno dal dl Sostegni, quindi, le scuole potranno agevolare la stipula dei patti di comunità per arricchire l’offerta formativa o per la cooperazione su specifici aspetti organizzativi.

Il dl stanzia altri 150 milioni di euro per garantire l’attività didattica in sicurezza. Saranno destinati a incrementare il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche previsto dall’articolo 1, comma 601, della legge 296/2006. E saranno assegnati alle scuole per provvedere all’acquisto di dispositivi di protezione, materiali per l’igiene individuale, degli ambienti e di ogni altro materiale di consumo il cui impiego sia riconducibile all’emergenza epidemiologica da Covid- 19. Le risorse potranno anche essere utilizzate per l’acquisto di specifici servizi professionali per il supporto e l’assistenza psicologica e pedagogica, da rivolgere in particolare modo a studentesse studenti, oltre che al personale scolastico.

Priorità alla prevenzione e al trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica da Coronavirus. Le istituzioni scolastiche potranno anche finanziare l’acquisto di servizi medico-sanitari volti a supportare le scuole nella gestione dell’emergenza sanitaria. Compresi i servizi riguardanti attività inerenti alla somministrazione facoltativa di test diagnostici alla popolazione scolastica di riferimento e all’espletamento delle attività di tracciamento dei contatti. Anche allo scopo di svolgere una funzione efficace e tempestiva di raccordo con i dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali. Infine, le scuole potranno anche impegnare le risorse economiche aggiuntive per acquistare dispositivi e materiali destinati al potenziamento delle attività di inclusione degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali. Le risorse saranno distribuite alle scuole in riferimento a quattro cluster. Nel primo cluster saranno collocate le scuole con elevati livelli di fabbisogno. Questo primo cluster fa riferimento a scuole secondarie di secondo grado con laboratori. Il numero stimato e di 424 istituzioni scolastiche pari al 5% del numero complessivo di scuole del nostro paese. La somma che sarà assegnata a queste scuole è stata stimata intorno agli 80.000 euro. Il secondo cluster è stato individuato in istituzioni scolastiche con livelli medio-alti di fabbisogno, circa il 31% del numero complessivo delle scuole. Il range delle risorse assegnate va da 40.000 euro a 80.000 euro. Il terzo cluster comprende 4815 scuole con livelli medi di fabbisogno, pari al 57% delle scuole del paese. Il range di riferimento va da 20.000 a 40.000 euro. Infine, il quarto cluster fa riferimento a 538 istituzioni scolastiche, pari al 7% del numero delle scuole del paese. Si tratterebbe in prevalenza di scuole del primo ciclo. La somma da assegnare risulterebbe fissata intorno ai 20.000 euro.