Esame di idoneità nel primo e secondo ciclo, domande entro il 30 aprile

da Il Sole 24 Ore

di Laura Virli

In data 8 febbraio 2021 è stato pubblicato il decreto che disciplina, dall’anno scolastico in corso, lo svolgimento degli esami di idoneità e degli esami integrativi. Come conseguenza, gli articoli a riguardo, presenti nell’ordinanza ministeriale 90 del 2001, sono stati abrogati. Di seguito una sintesi dei punti salienti di questo nuovo regolamento.

Esami di idoneità
Nel decreto sono illustrati tutti i requisiti di accesso agli esami di idoneità per gli studenti di primo e secondo ciclo. Entro il 30 aprile di ciascun anno, i genitori degli alunni presentano la richiesta di sostenere l’esame di idoneità al dirigente dell’istituzione scolastica statale o paritaria prescelta, unitamente al progetto didattico-educativo seguito nel corso dell’anno.

L’esame si svolge in un’unica sessione entro il 30 giugno, secondo il calendario definito da ciascuna istituzione scolastica.

L’esame di idoneità per la scuola primaria e la prima classe della scuola media prevede una prova scritta relativa alle competenze linguistiche, una prova scritta relativa alle competenze logico matematiche ed un colloquio.

Per la seconda e terza della scuola media l’allievo deve sostenere tre prove scritte, italiano, matematica e inglese, e un colloquio pluridisciplinare.L’esito dell’esame è espresso con un giudizio di idoneità/non idoneità. Nel caso di esito negativo lo studente è ammesso a frequentare la classe inferiore.

Alle superiori lo studente sostiene gli esami di idoneità su tutte le discipline previste dal piano di studi dell’anno o degli anni per i quali non siano in possesso della promozione.

Chiaramente la valutazione delle prove deve essere distinta per ciascun anno. Supera gli esami colui che consegue un punteggio minimo di sei decimi in ciascuna delle discipline nelle quali sostiene la prova.

Esami integrativi
Gli esami integrativi si svolgono in un’unica sessione speciale, che deve aver termine prima dell’inizio delle lezioni. Questi esami permettono ad uno studente, già iscritto ad una scuola superiore, il passaggio a scuole di diverso ordine e indirizzo. Riguardano le materie, o parti di materie, non comprese nel corso di studio di provenienza relative a tutti gli anni già frequentati.

La preparazione dei candidati viene accertata attraverso prove scritte, grafiche, pratiche e orali. Supera gli esami il candidato che consegue un punteggio minimo di sei decimi in ciascuna delle discipline nelle quali sostiene le prove.

Il decreto pone l’accento sulla possibilità che viene data, ai fini di favorire il riorientamento, agli studenti iscritti al primo anno della scuola superiore. Essi possono richiedere, entro e non oltre il 31 gennaio di ciascun anno scolastico, l’iscrizione alla classe prima di altro indirizzo di studi, senza dover sostenere esami integrativi. Lo stesso vale all’interno del primo biennio della scuola superiore. In questo caso, al fine di consentire un efficace inserimento nel percorso formativo di destinazione, nella scuola ricevente lo studente sosterrà un colloquio diretto ad individuare eventuali carenze formative, particolarmente in relazione alle discipline non previste nell’indirizzo di provenienza, in modo da intervenire, nel corso dell’anno scolastico, con progetti specifici di recupero.