Commissione «Zerosei»: portare la «prescolarizzazione» al 40 per cento

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Portare il dato sulla prescolarizzazione, quella che riguarda i bambini dagli 0 ai 6 anni, al 40 per cento, addirittura sopra la media europea. E’ l’obiettivo “ambizioso” di cui ha parlato ieri il presidente della Commissione “Zerosei”, Giancarlo Cerini, intervenendo al lancio della campagna nazionale di diffusione e consultazione pubblica, promossa dal ministero dell’Istruzione, estesa a tutti i protagonisti del mondo dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, per assicurare la massima condivisione del documento di base sulle Linee pedagogiche elaborate dalla Commissione nazionale per il Sistema integrato 0-6 anni, prima della definitiva adozione, dopo la consultazione.

«Siamo ambiziosi – ha spiegato Cerini – vogliamo arrivare al 40%, ancora più degli europei e abbiamo bisogno di creare e rafforzare strutture che siano belle, luminose e accoglienti, dei veri e propri campus, sarebbero degli spazi bellissimi per bambini e genitori: così faremo crescere anche la domanda dei genitori per i servizi, che non è scontata, e sarebbe un’ottima risposta ai diritti dei bambini».

Le Linee pedagogiche rappresentano un quadro di riferimento per l’intero Sistema integrato, in cui i vari documenti relativi ai servizi educativi e alla scuola dell’infanzia si collocano e trovano un significato unitario. Un documento che si raccorda con le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia, e che rappresenta un ponte verso gli Orientamenti per il segmento 0-3 sui quali la Commissione sta lavorando al momento.

«Il percorso con cui siamo arrivati alla stesura della bozza delle Linee – ha spiegato da parte sua il direttore generale per gli Ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, Maria Assunta Palermo – è stato molto sofferto nel senso che è stato elaborato nel periodo del lockdown e della pandemia. La commissione ha potuto così cogliere tutti gli aspetti di sofferenza che il Paese stava vivendo e in particolare quelli del segmento 0-6. La Commissione si è avvalsa anche dell’apporto di esperti, è stato un lavoro in progress, non si è voluto pensare a un documento calato dall’alto ma a uno costruito assieme agli operatori del settore. Questa bozza la commissione intende proporla al ministro solo dopo la consultazione a carattere nazionale e territoriale cui, con il seminario di oggi, diamo il via».