Giornata autismo

Oggi è la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo.

Il blu è il colore simbolo per manifestare e promuovere azioni di solidarietà ed inclusione. L’emergenza sanitaria ha mostrato l’importanza di vivere in una società che sia veramente inclusiva.

Intervenire sulle situazioni di fragilità e difficoltà, assicurare condizioni di benessere è fondamentale sia per i singoli che per la collettività.

Il nostro sistema di Istruzione può vantare una legislazione tra le più avanzate al mondo in materia di inclusione scolastica. È necessario continuare a promuovere una sempre maggiore consapevolezza per migliorare le opportunità di formazione e di crescita di studentesse e studenti con disabilità e di tutta la comunità scolastica.


Anffas: “La persona non è la sua malattia”

Il presidente Speziale: “Purtroppo ogni anno ci ritroviamo a dover ribadire la necessità di rispettare diritti che dovrebbero essere invece scontati e la necessità di creare le condizioni adatte per avere una società di pari diritti ed opportunità”

BRESCIA. “Anffas approfitta di questa giornata per portare ancora una volta all’attenzione di tutta l’opinione pubblica il concetto che la persona non è la sua malattia”. Sono le parole di Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas, per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo che si celebra il 2 aprile e che vuole richiamare l’attenzione ed accrescere la consapevolezza di tutti sui disturbi dello spettro autistico anche al fine di tutelare i diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie. “Diritti per i quali – continua il presidente – è fondamentale anche il potenziamento di servizi e di sostegni di qualità per arrivare ad una piena e concreta inclusione e alla migliore Qualità di Vita possibile, in tutte le fasi della vita a partire dalla primissima infanzia”.

“In questa occasione – prosegue il presidente – Anffas ha contribuito a divulgare il libro ‘Il filo srotolato – Autismo tra fotografia e poesia’, un volume promosso da Fondazione Fo.b.a.p. di Brescia a marchio Anffas che racconta l’autismo e i suoi protagonisti in maniera nuova, attraverso le poesie di Franca Grisoni e le fotografie delle persone del Centro ‘Francesco Faroni’ scattate dalla mano esperta di Adriano Treccani, e che con parole ed immagini pone la persona con autismo al centro di tutto e con loro le persone che accompagnano la loro vita, come genitori e operatori: un esempio di quanto dovrebbe essere fatto anche nella nostra società, dove è la persona che va messa al centro, con i suoi desideri, le sue aspettative e le sue necessità, con l’obiettivo di accompagnarla nei percorsi di apprendimento di abilità e competenze, di empowerment, di indipendenza e autonomia”.

“Purtroppo, questo ancora non accade. Purtroppo ogni anno ci ritroviamo a dover ribadire la necessità di rispettare diritti che dovrebbero essere invece scontati e la necessità di creare le condizioni adatte per avere una società di pari diritti ed opportunità. Non riteniamo utili allo scopo slogan, proclami o colorare monumenti di blu, ma sarebbe invece quanto mai urgente e necessario agire concretamente per la tutela dei diritti e per colmare divari che ancora adesso mettono le persone con disturbi dello spettro autistico in secondo piano, soprattutto in considerazione dell’emergenza sanitaria che ancora stiamo vivendo e che ha particolarmente colpito le persone con autismo e le loro famiglie”.

“Anche per questa Giornata quindi – prosegue il presidente – non chiediamo di tornare alla normalità pre-pandemia ma di creare invece una nuova normalità, fatta di pari diritti e pari opportunità e di inclusione in tutti i contesti della nostra società: scuola, lavoro, sanità, ecc. Non è più accettabile e tollerabile vivere in un mondo che senza lascia indietro e nell’indifferenza più totale persone che sono cittadini al pari degli altri e la cui vita dovrebbe avere a lo stesso valore di quella degli altri. “La disabilità – conclude il presidente riprendendo la postfazione al libro di cui sopra a cura di Giorgio Grazioli, presidente di Anffas Brescia Onlus – viene prima e dopo ma non toglie la persona”.