Organico dei dirigenti scolastici a.s. 2021/2022

Organico dei dirigenti scolastici a.s. 2021/2022: per l’ANP tutte le sedi devono essere rese disponibili

L’ANP ha partecipato oggi, in videoconferenza, all’incontro promosso dal Ministero dell’istruzione durante il quale il Capo Dipartimento recentemente insediatosi, Dott. Stefano Versari, ha reso l’informativa sul decreto ministeriale che dovrà determinare la consistenza dell’organico dei dirigenti delle scuole per l’anno scolastico 2021/2022 e la sua ripartizione su base regionale.  

Si tratta di un provvedimento necessariamente preliminare al conferimento degli incarichi dirigenziali in scadenza triennale – la cosiddetta mobilità dei dirigenti scolastici – e all’immissione in ruolo, con decorrenza 1° settembre 2021, dei vincitori di concorso. 

Il Capo Dipartimento, in premessa, ha evidenziato il dovere etico di “andare avanti” nonostante lo sgomento che la comunità del mondo della scuola sta vivendo in queste ore. Ha espresso, quindi, disponibilità ad ascoltare le organizzazioni sindacali sulle tematiche più rilevanti per i dirigenti delle scuole. 

L’ANP, dopo aver manifestato la sua commozione per la vicenda che sta coinvolgendo la Dott.ssa Boda di cui abbiamo sempre apprezzato anche le qualità umane, ha sottolineato l’urgenza, oggi più che mai, di riflettere sul contemperamento tra il diritto di stampa e il rispetto della persona.  

Circa la determinazione dell’organico dei dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2021/2022, abbiamo sottolineato l’importanza di definirne la consistenza includendo anche le sedi che, ai sensi dell’articolo 1, comma 978, della legge 178/2020 risultano normodimensionate per il prossimo anno scolastico. L’inclusione dovrebbe avere effetti sul conferimento dei nuovi incarichi nelle fasi di mobilità intraregionale e interregionale nonché sull’immissione in ruolo dei nuovi dirigenti scolastici vincitori di concorso.  

Abbiamo ribadito la nostra richiesta di rendere permanenti i criteri di dimensionamento contenuti nella legge di bilancio. Tale disposizione può contare, per la sua applicazione, sullo specifico finanziamento previsto dal comma 979: “per l’attuazione di quanto previsto al comma 978 è autorizzata la spesa di 13,61 milioni di euro per l’anno 2021 e di 27,23 milioni di euro annui per l’anno 2022”. La necessità di assicurare un DS e un DSGA a tutte le istituzioni scolastiche che soddisfano i requisiti previsti dal comma 978 va dunque, a nostro parere, assolutamente garantita così come vanno assicurati gli effetti sulla consistenza dell’organico. Includere queste sedi nell’organico del prossimo anno deve costituire uno strumento per rendere più flessibile anche la gestione delle criticità che riguardano i colleghi in servizio in regioni diverse da quelle di residenza. 

A tal proposito, l’ANP ha ribadito che è necessario aumentare il limite del 30% per la definizione del numero delle sedi per la mobilità interregionale anche ricorrendo a un intervento legislativo avente carattere di urgenza, senza disperdere il lavoro già avviato tra le organizzazioni sindacali e la precedente Viceministra Ascani. A tal fine, abbiamo anche proposto di valorizzare l’istituto del mutamento di incarico per ragioni straordinarie, individuando queste nell’emergenza pandemica. Abbiamo, infine, chiesto informazioni circa le procedure di immissione in ruolo di coloro ai quali il Consiglio di Stato ha di recente riconosciuto il diritto di permanere nella graduatoria dei vincitori del concorso del 2011 in Campania. 

Circa le tematiche riguardanti i colleghi da affrontare e risolvere velocemente, abbiamo portato l’attenzione sul FUN e sull’inaccettabile tempistica dei controlli da parte dell’UCB. In questo momento, i colleghi ricevono una retribuzione di cui ignorano la reale consistenza: i contratti integrativi regionali vigenti sono per lo più quelli dell’anno scolastico 2016/2017 e nessun dirigente scolastico sa se la retribuzione che gli viene corrisposta sia quella effettivamente spettante o se dovrà restituire quanto percepito. Alcuni dirigenti scolastici, inoltre, non hanno ancora ricevuto la retribuzione di posizione parte variabile da quando sono entrati in servizio, sebbene vari tribunali, aditi dai colleghi con il supporto dell’ANP, si siano pronunciati favorevolmente con soccombenza dell’Amministrazione. 

Anche il recente avvio del confronto tra Amministrazione e organizzazioni sindacali sulla pesatura delle posizioni dirigenziali, previsto dal CCNL dell’area istruzione e ricerca 2016-2018, deve essere necessariamente orientato ad evitare ripetizioni a danno dei colleghi. 

L’ANP ha anche chiesto al Capo Dipartimento di adoperarsi affinché i criteri che disciplinano le procedure della mobilità siano applicati in modo uniforme da tutti gli USR. La medesima uniformità deve essere garantita anche in riferimento al rispetto della tempistica delle visite ispettive: molto spesso tali visite si concludono ben oltre i 30 giorni stabiliti dalla legge 241/1990 senza che l’incarico ispettivo sia formalmente reiterato. Ne consegue una situazione inaccettabile che vede il dirigente destinatario della visita ispettiva “sotto inchiesta” sine die con l’aggravante che, molto spesso, non è destinatario della relazione ispettiva che lo riguarda se non a seguito di specifica istanza di accesso. 

L’Amministrazione ha riferito che, per quanto concerne il FUN 2019/2020, ha già inviato agli organi di controllo del MEF il decreto di ripartizione delle risorse stanziate dalla legge 178/2020 per evitare le ripetizioni. Al momento, risulta parimenti sottoposto al vaglio degli organi di controllo il decreto interministeriale MI-MEF relativo alle risorse aggiuntive per il FUN 2017/2018 e 2018/2019. 

Ha sottolineato inoltre che l’organico dei dirigenti per l’anno scolastico 2021/2022 aumenta proprio a seguito degli effetti della legge di bilancio. 

L’Amministrazione ha affermato che le istituzioni scolastiche con numero di alunni pari o superiore a 500 – o 300 in alcune particolari circostanze – non costituiscono sedi stabili in quanto rese disponibili dalla legge di bilancio solo per l’anno scolastico 2021/2022. Inoltre, anche sulla base della relazione tecnica relativa alla stessa legge, tali istituzioni non possono costituire sedi disponibili per la mobilità interregionale perché potrebbero determinare situazioni di esubero. Circa i pensionamenti, il numero di sedi che dovrebbero essere rese disponibili sono circa 470: il riparto regionale sarà reso noto in seguito. Sull’immissione dei vincitori del ricorso relativo al concorso del 2011 in Campania, infine, l’Amministrazione ha dichiarato che fornirà un’informativa specifica.  

L’ANP ha ribadito che rendere disponibili queste sedi solo per movimenti all’interno delle singole regioni vanifica, da un lato, l’intento della legge di bilancio; dall’altro, determina una situazione a dir poco singolare: ‘coprire’ con un DS e un DSGA queste sedi per un solo anno nell’ambito intraregionale comporterebbe ‘scoprirne’ altre per lo stesso anno. Al termine di questo, la sede diventerebbe disponibile per altro incarico così come le due figure dovrebbero rientrare nella sede di provenienza. 

È necessario affrontare nei tempi più brevi una situazione che definire paradossale è poco. 

Continueremo a tenere tempestivamente informati tutti i colleghi di tutti gli sviluppi della vicenda.