Prove Invalsi, c’è la richiesta di sospenderle in tutte le classi

da La Tecnica della Scuola

Anche quest’anno sulle prove Invalsi si sta aprendo la consueta polemica da parte di chi le vorrebbe abolire.
Unicobas, Usb e Cobas Sardegna ne fanno persino un punto importante della piattaforma con la quale hanno proclamato lo sciopero nazionale dell’intero comparto scuola per il 6 maggio.
Come avevamo già annunciato nei giorni scorsi il Ministero ha già pronta una ordinanza per sospendere quest’anno le prove nelle classi seconde della secondaria di secondo grado, ordinanza sulla quale è già stato acquisito il parere favorevole del CSPI che, però, ha anche chiesto al Ministro di “valutare attentamente le condizioni di contesto anche per lo svolgimento delle prove nelle altre classi”.
E così anche la CUB scuola sta chiedendo al Ministro di “annullare, almeno per l’anno in corso, lo svolgimento delle prove Invalsi per tutte le classi di ogni ordine e grado sull’intero territorio nazionale”. “Si tratterebbe – aggiunge la CUB – di una decisione tanto più opportuna quanto più si guardi alla realtà dello svolgimento del presente anno scolastico e alle difficoltà che le nostre scuole hanno affrontato e ancora affrontano”.
Le prove riguardano un milione di alunni della primaria (classi seconde e quinte), 500mila dell’ultimo anno della secondaria di primo grado e poco meno di un milione di studenti della secondaria di secondo grado (classi seconde e quinte).
Nella primaria si svolgono con modalità cartacea, in tutte le altre classi in modalità digitale.
Quest’anno, nella scuola secondaria,  il calendario è di fatto stato stravolto perché si è data alle scuole di organizzare autonomamente la rilevazione.
Restano invece ferme le date nella primaria: 5, 6 e 12 maggio.
Sempre che – alla fine – il Ministro non decida di sospendere le prove per tutti gli studenti; ma va detto che una decisione in tal senso sarebbe un po’ contraddittoria dal momento che in molte scuole sono già state somministrate in un certo numero di classi.