Il 28% dei prof non è vaccinato

da ItaliaOggi

Angela Iuliano

Si ritorna tutti in classe con quasi 100 mila contagi in più in un mese tra i ragazzi in età scolare. Tra il 14 marzo e il 14 aprile l’Iss (istituto superiore di sanità) ha registrato un aumento del 22,8% di casi tra 0 e 19 anni, ben 99.778 positivi in più. A cui vanno aggiunti altri 10.150 ragazzi contagiati negli ultimi 4 giorni. Così che dall’inizio della pandemia fino a domenica (18 aprile) sono 546.933 i bambini e i ragazzi in età scolare che hanno avuto il Covid: 191.910 nella fascia 0-9 anni e 355.023 in quella 10-19 anni. In appena un mese i bimbi in età da nido, materna e primaria infettati dal virus Sars-Cov-2 sono stati 37.839, mentre i compagni in età da medie e superiori sono stati 61.939. Negli ultimi 4 giorni si sono avuti +4.075 nuovi positivi under 9 e +6.075 casi tra i 10-19enni. Non solo.

Nell’ultimo report settimanale dell’Iss si legge che «nelle ultime due settimane si rivela un lievissimo aumento della percentuale di casi nella fascia di età 0-18 anni pari al 15,8% (nelle due settimane precedenti era del 15,3%)». Mentre, osserva il rapporto, «diminuisce leggermente la proporzione di casi nella fascia di età 19-50 anni (43,1% vs 43,4%) e nella fascia di età over 50 (41,1% vs 41,3%)». Anzi, a leggere i nuovi dati disaggregati per età tra gli under 19, che da fine marzo il report settimanale dell’Iss riporta, emerge che a guidare la crescita dei contagi è proprio la fascia di bambini e ragazzi in età scolare.

I più colpiti i bambini del nido, con +10,18% di casi tra 0 e 3 anni, passati dai 36.657 del 31 marzo ai 40.391 del 14 aprile. Seguono i bambini in età da materna: +8,79% nella fascia 3-5 anni, cioè da 46.699 positivi a 50.806. Poi, si piazzano i ragazzi della primaria, quelli tra 6 e 10 anni di età registrano un +7,92% di positivi, passando da 116.361 infettati a 125.577. Subito dopo si collocano i ragazzi in età da scuole superiore con un +7,45% di casi arrivano a 218.589 infetti rispetto ai 203.391 del 31 marzo. Infine, gli studenti delle medie vedono +7,355 di positivi, arrivando a 98.955 rispetto ai 92.176.

In tutte le altre fasce di età della popolazione l’incremento di nuovi positivi è stato inferiore al 7%. Addirittura la metà tra gli ottantenni (+4,44%). Si tratta, inoltre, di un periodo, quello tra il 31 marzo e il 14 aprile, in cui oltre alla vacanze scolastiche di Pasqua, in tutta Italia hanno frequentato la scuola in presenza i bambini dal nido alla prima media, cioè da 0 a 11 anni, e in 11 regioni anche i compagni di II e III media, tra 12 e 13 anni e il 50% di ragazzi delle superiori, tra 14 e 19 anni.

Una conferma, quindi, che la scuola in presenza è motore di contagi. Del resto, proprio Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss e nuovo portavoce del Cts, recentemente in conferenza stampa ha ammesso che sui contagi a scuola «dati precisi non ci sono, si considera solo la fascia di età».

Mentre sul fronte vaccinazione del personale scolastici i dati regionali elaborati dal comitato nazionale Idea Scuola e aggiornati al 15 aprile, rivela che ben 419.760 docenti e Ata non sono ancora stati vaccinati neppure con una sola dose, cioè il 27,87% del totale del personale scolastico. Con punte del 50-60% in regioni come Liguria, Calabria, Sardegna, Sicilia e Bolzano. Mentre il 72,13% che ha ricevuto la prima dose riceverà la seconda in media a giugno: 1.086.284 docenti e lavoratori della scuola che quindi completerà il ciclo vaccinale ad anno scolastico terminato. In base ai dati forniti dal MI i contagi tra i docenti, ricorda il comitato, sono 2 volte maggiori rispetto a quelli della media di tutta la popolazione italiana.