Dopo un anno di Dad i docenti si scoprono più motivati e apprezzano di più le nuove tecnologie

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da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Dall’ansia e il disorientamento del 2020, alla stanchezza con tanta voglia di ripartire del 2021: la sintesi della seconda edizione della Emotion Revolution Survey – studio Microsoft realizzato in collaborazione con PerLAB sugli effetti emotivi della Didattica a distanza durante la pandemia.

L’appuntamento è stata l’occasione per scattare una fotografia sulla situazione attuale grazie ai dati di Emotion Revolution Survey – seconda edizione dello studio Microsoft realizzato in collaborazione con PerLAB sugli effetti emotivi della Didattica a distanza durante la pandemia – e riflettere sul futuro dell’Istruzione e della Formazione nel nostro Paese, una volta superata la fase emergenziale.

Sentimento predominante che accomuna docenti e studenti è senza ombra di dubbio la stanchezza (per il 56% degli studenti e il 27% dei docenti) ma, se lato studenti prevalgono ancora emozioni negative come la solitudine (46%) e l’insicurezza (30%), che possono senz’altro avere un impatto negativo sull’apprendimento, lato docenti si registrano invece emozioni più positive rispetto allo scorso anno.

I dati dell’Emotion Revolution Survey del 2020 avevano evidenziato ansia, insicurezza e disorientamento per la situazione d’emergenza da poco insorta. Le emozioni dei docenti emerse nel 2021 sembrano descrivere un nuovo senso di speranza e determinazione nel reagire alle criticità legate all’emergenza pandemica.

Dopo un anno di Didattica digitale integrata, i docenti dichiarano di essere più motivati (41%) e di aver ritrovato nuovo entusiasmo per il proprio lavoro (25%). Dalla ricerca emerge anche come in questo ultimo anno gli insegnanti abbiano iniziato ad apprezzare i benefici degli strumenti digitali: non solo il 76% degli insegnanti dichiara un netto miglioramento del loro rapporto con le nuove tecnologie, l’87% del campione ritiene che la Didattica digitale integrata sia uno strumento molto utile per potenziare l’apprendimento; strumenti tecnologici come le sintesi vocali, la lettura immersiva e focalizzata, l’utilizzo di molteplici linguaggi iconico-visivi e uditivi sono percepiti ora come tool in grado di favorire un ambiente d’apprendimento più inclusivo, immediato e coinvolgente, soprattutto per gli studenti con bisogni educativi speciali. Secondo l’84% dei docenti intervistati, l’utilizzo articolato e interattivo della tecnologia può aiutare a ridurre il rischio di dispersione scolastica.