La scuola riparte ma in molti licei presenze ancora al 50%

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da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Tutti in classe, o quasi. Anche le superiori tornano in presenza almeno al 70 per cento in zona gialla e arancione. Ma nel primo giorno del nuovo provvedimento non sono mancante le incertezze dovute ai trasporti e agli spazi, e l’obiettivo non è stato centrato ovunque. Le percentuali sono state variabili: anche oltre il 70% in alcune zone, ma in altre non si è andato oltre il 50%. E in Puglia il 90% è in didattica a distanza, in virtù di un’ordinanza regionale che assegna alle famiglie la possibilità di scegliere.

Con il nuovo provvedimento sono quasi un milione in più gli studenti da riportare tra i banchi. Tutti, fino alla terza media, concluderanno l’anno in classe, a prescindere dal colore della regione.

Per le superiori il ministero dell’Istruzione, in una circolare la scorsa settimana, aveva dato indicazione di dare un maggiore segnale di attenzione alle prime e alle quinte. In totale si dovrebbe arrivare a 7,6 milioni, quasi il 90% della popolazione scolastica.

Siamo pronti? «No, ci sono ancora difficoltà nei trasporti, nei tamponi. Però il passo importante che si sta cercando di fare è omogeneizzare la realtà a livello nazionale – spiega Franco Lorenzoni, componente della task force del ministro Bianchi, ospite di Rai Radio1 a Che giorno è -.Trovo assurdo che alcune regioni abbiamo tenuto chiuse le scuole per un tempo lunghissimo».

«Siamo passati dal 50 al 70% in presenza. A parte un paio di criticità risolvibili tutto ha avuto un’evoluzione sostenibile», ha spiegato il governatore del Veneto, Luca Zaia, ma «se si passasse al 100% ci servirebbero altri 1.000 autobus. Non ci sono sul mercato. Anche volendo non possiamo».

In Lombardia, il presidente Attilio Fontana ha confermato l’importanza dello scaglionamento degli orari, che «è uno dei sistemi, perché altrimenti non è compatibile il numero delle persone che rientra a scuola con il 50% dell’utilizzo dei mezzi pubblici».

Nel Lazio le scuole hanno tempo fino a venerdì per mettersi in regola con il 70% di presenze. In Campania, gli istituti in difficoltà possono restare al 50% grazie ad un’ordinanza regionale, così l’ingresso della regione in zona gialla non ha portato cambiamenti nella vita scolastica degli studenti dei licei a Napoli e tra i ragazzi c’è un po’ di delusione, soprattutto tra chi tra meno di due mesi dovrà affrontare l’esame di maturità.

In Puglia «va molto bene», è laconico il governatore Michele Emiliano, «nel senso che il 90% della famiglie ha lasciato i propri figli in Dad». Un’opzione contestata da Italia Viva, per la ministra delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, va rivista.

Intanto riprendono le lezioni in presenza anche all’Università, con percentuali dal 30 al 100%, ha spiegato la ministra Maria Cristina Messa, che si aspetta anche che le lauree possano tornare in presenza per la prima sessione quest’estate.