Si torna in presenza per esami e lauree

da ItaliaOggi

Angela Iuliano

Esami e sedute di laurea in presenza nelle università e nelle istituzioni dell’Afam. Ripartita in presenza da ieri, 26 aprile, anche la didattica e le attività degli atenei, dei conservatori e delle accademie. Il decreto riaperture prevede, infatti, un graduale ampliamento di tutte le attività, comprese le lezioni, monitorando costantemente l’andamento locale del numero di contagi e del piano di vaccinazione. Con qualche differenza, pero, tra zone rosse e arancioni. Anche se, ricorda la ministra dell’università Maria Cristina Messa, «la vita universitaria non si è mai fermata in questa emergenza». Ma «non è solo didattica, è fatta anche e soprattutto di scambi, di confronti, di relazioni di cui abbiamo sempre più bisogno. Per questo la decisione del governo, che sono certa vedrà la collaborazione di tutto il sistema accademico, è davvero importante». Dunque, dal 26 aprile 2021 e fino al 31 luglio 2021, nelle zone gialla e arancione, le attività didattiche e curriculari delle università sono svolte prioritariamente in presenza secondo i piani di organizzazione della didattica e delle attività curricolari predisposti nel rispetto di linee guida adottate dal ministero dell’università e della ricerca. Nella zona rossa, invece, i piani degli atenei possono prevedere nel primo periodo lo svolgimento in presenza delle attività formative degli insegnamenti del primo anno dei corsi di studio, con classi con un numero ridotto di studenti e gli altri compagni di corso che seguono le lezioni a distanza. Sull’intero territorio nazionale, prosegue il decreto, «i medesimi piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari prevedono, salva diversa valutazione delle università», lo svolgimento in presenza degli esami, delle prove e delle sedute di laurea, delle attività di orientamento e di tutorato, delle attività dei laboratori. Inoltre, riaprano biblioteche, sale lettura e sale studio. «Tenendo conto anche delle specifiche esigenze formative degli studenti con disabilità e degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento», precisa il provvedimento. Tutte disposizioni che si applicano anche alle istituzioni dell’Afam. Ferme restando le attività dell’alta formazione artistica, coreutica e musicale che devono necessariamente svolgersi in presenza.