Aiuti ad hoc agli alunni con Dsa

Aiuti ad hoc agli alunni con Dsa
Il Sole 24 Ore del 03/05/2021

Anche in sede di esame di maturità la scuola deve predisporre gli strumenti compensativi e le misure adeguate allo studente con disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa). Nel caso affrontato dal Tar Molise con la recente sentenza 108/2021 uno studente con disturbo specifico di apprendimento, sebbene ammesso agli esami, all’esito delle prove risultava inidoneo. Nella stessa relazione di presentazione dello studente era stata evidenziata la necessità di adottare in sede d’esame tempi più lunghi per la lettura del testo in italiano. Non era avvenuto. La Commissione, debitamente riconvocata per ordine del Tar, all’esito della ripetizione delle prove ha dunque decretato il regolare superamento dell’esame di Stato da parte del ragazzo.

La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento dello studente spesso si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di vere e proprie patologie neurologiche o deficit sensoriali; tuttavia, possono costituire una limitazione importante per le attività scolastiche, come per tutte le altre attività quotidiane. La scuola trasmette apposita comunicazione alle famiglie degli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà.

Gli studenti con Dsa sono ammessi a sostenere l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione sulla base del piano didattico personalizzato (Pdp). La commissione d’esame, sulla base del Pdp e di tutti gli elementi conoscitivi forniti dal consiglio di classe, individua le più adeguate modalità di svolgimento della prova d’esame. In particolare i candidati con Dsa possono utilizzare, ove necessario, gli «strumenti compensativi» già previsti nel Pdp e impiegati in corso d’anno, ovvero quelli più funzionali allo svolgimento dell’esame “alla pari” degli altri studenti. Infine – si badi – nel diploma non va fatta menzione alcuna dell’impiego degli strumenti compensativi in parola.