Lo sprint per la scuola. Ripartono da oggi le iniezioni ai prof

da la Repubblica

Alessandra Ziniti

Si riparte già oggi con le prenotazioni. Messi in sicurezza i più a rischio, si ricomincia a vaccinare per categorie da dove si era interrotto un mese fa quando il commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ha deciso che l’unica priorità era proteggere i più anziani e fragili. Come promesso ad aprile (al momento dello stop), insegnanti, professori universitari, personale scolastico dovranno essere immunizzati subito: in 390.000 erano rimasti al palo. “Visto che la campagna vaccinale per le categorie prioritarie sta andando bene, d’accordo con il ministro della Salute – spiegano dall’ufficio di Figliuolo – riteniamo necessario riprendere parallelamente con le somministrazioni al personale scolastico e universitario, docente e non docente”.

A settembre, il nuovo anno scolastico partirà in presenza per tutti. Con docenti e personale immunizzati al 100 per cento o e – si spera – anche con una parte degli alunni (quelli delle superiori) almeno con la prima dose con la prospettiva di avere presto il via libera dall’Ema anche per i più piccoli, dai 16 anni in giù.

L’annuncio del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi al Question time alla Camera ufficializza la ripresa della campagna vaccinale per docenti e personale scolastico. Alcune regioni, come l’Emilia Romagna hanno già dato mandato ai medici di famiglia di riprendere in mano le vaccinazioni di questa categoria. Nelle altre gli Uffici scolastici regionali dovranno concordare con le Asl dei vari territori la ripresa della campagna con i vaccini previsti per le diverse classi d’età: considerato che i 390.000 bloccati sono in gran parte under 60, dovrebbero ricevere preferibilmente Pfizer o Moderna anche se già nei prossimi giorni l’Aifa potrebbe rivedere le raccomandazioni su AstraZeneca e Johnson e Johnson abbassando il limite d’età entro il quale somministrare i due farmaci adesso consigliati solo alla fascia d’età tra i 60 e i 79 anni.

Con AstraZeneca però è stato vaccinato quasi tutto il personale di scuola e università quando il farmaco (diversamente da ora) era destinato prima agli under 55 e poi agli under 60, più di un milione di persone che, a partire dalla prossima settimana, sempre con AstraZeneca cominceranno a ricevere la seconda dose, dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico che ha escluso che chi non ha avuto reazioni avverse importanti dopo la prima dose possa averne al richiamo. Si smaltiranno così tutte le fiale del farmaco di Oxford che al momento giacciono nei freezer delle Regioni.

Del milione e mezzo di personale scolastico, due su tre hanno ricevuto la prima dose, ma solo in 38.000 (il 2,52%) sono già del tutto immunizzati. Deve recuperare terreno la Liguria ( dove solo il 41 % ha avuto la prima iniezione) e le solite ritardatarie CalabriaSicilia e Sardegna dove solo un insegnante su due è stato vaccinato.