Domande ATA terza fascia: “Centinaia sono sbagliate, lavoro immane per le segreterie”. La denuncia di un AA

da OrizzonteScuola

Di redazione

Le scuole hanno iniziato la valutazione delle domande di terza fascia ATA, ma il lavoro non sembra essere semplice per le segreterie scolastiche. Ci sono “centinaia di domande sbagliate” denuncia alla nostra redazione l’assistente amministrativo Mario Amarante della scuola secondaria di primo grado Bonito-Cosenza di Castellamare di Stabia (NA).

Ennesimo carico di lavoro si riversa sulle segreterie scolastiche, che devono valutare centinaia di domande sbagliate per effetto di un sistema informatico che probabilmente è stato progettato da chi non conosce minimamente la materia”, afferma l’AA.

“Il sistema – spiega Ammirante – duplica i titoli culturali e bisogna fare la massima attenzione quando si valuta. Successivamente, per effettuare le correzioni, è necessario inserire obbligatoriamente, il decreto del Dirigente Scolastico specificando dettagliatamente i motivi della rettifica . Insomma un lavoro immane“.

Un lavoro che potrebbe far distendere i tempi per la pubblicazione delle graduatorie, considerando l’alto numero di domande inoltrate dagli aspiranti. Più di due milioni di istanze presentate, di cui oltre 265 mila in Sicilia, la regione con il più alto numero di domande, e oltre 161 mila istanze nella sola provincia di Roma.

I dati per provincia

In questa prima fase di gestione delle posizioni, le scuole possono:

– inserire nuove domande, nel solo caso in cui esista un contenzioso a seguito del quale venga riconosciuto all’interessato il diritto a partecipare
– modificare le domande inoltrate dagli interessati al fine di recepire eventuali rettifiche per errori materiali degli stessi.
La necessità di inserimenti e/o rettifiche deve essere avallata da un provvedimento del dirigente scolastico destinatario della domanda o da un provvedimento giurisdizionale.

Controlli

Nella fase di costituzione delle graduatorie si fa esclusivo riferimento ai dati riportati dall’aspirante nel modello di domanda, per verificare l’ammissibilità della stessa, l’inclusione nelle singole graduatorie richieste, il punteggio assegnato in base alla tabella di valutazione dei titoli e la conseguente posizione occupata, l’indicazione dei titoli di accesso ai laboratori per il solo profilo di assistente tecnico, nonché eventuali preferenze.

Sarà la scuola ove l’aspirante stipula il primo contratto di lavoro, sulla base della graduatoria di circolo o d’istituto di terza fascia nel periodo di vigenza delle graduatorie ad effettuare i controlli delle dichiarazioni presentate.

In caso di esito negativo della verifica, il dirigente scolastico che ha effettuato i controlli, adotta il relativo provvedimento registrando a sistema l’esclusione, ovvero la rideterminazione dei punteggi e delle posizioni assegnati all’aspirante.

Il dirigente scolastico comunica il provvedimento di esclusione o di rideterminazione del punteggio all’aspirante e alle scuole da quest’ultimo individuate in fase di presentazione dell’istanza.