Maturità, in arrivo il protocollo: ecco le regole da rispettare per l’esame

da Corriere della sera

Valentina Santarpia

Consentire ai docenti che sono commissari agli esami di maturità di spostare la seconda dose del vaccino al termine delle operazioni di esami oppure attivare i collegamenti da remoto per quei docenti che si siano appena sottoposti al richiamo. È l’ipotesi di cui hanno discusso stamane sindacati e ministero dell’Istruzione, durante un incontro per stabilire il nuovo protocollo di sicurezza per gli esami di Stato. Le organizzazioni sindacali invieranno i propri contributi entro lunedì prossimo; nella successiva riunione, prevista per venerdì, si discuterà la proposta del ministero. Anche quest’anno, a causa delle difficoltà e delle intermittenze dell’anno scolastico, la maturità sarà «light»: un grande orale, con la commissione interna, senza scritti né prove Invalsi come requisito di ammissione. La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da 6 membri interni e un Presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio. Il documento, con quanto effettivamente svolto, sarà prodotto dai Consigli di classe entro il 30 maggio.

La sicurezza

Intanto però sono stati messi molti punti fermi ai criteri da adottare, che saranno per lo più sulla falsariga di quelli decisi lo scorso anno. Il protocollo adottato nel 2020, infatti, ha funzionato: il professor Villani, presidente della società di Pediatria ha illustrato gli esiti di uno studio su 1000 alunni e 100 docenti che mette in luce l’assoluta sicurezza delle scuole dove vengono rispettate le norme sul distanziamento. Se fosse confermata dunque la strada dello scorso anno, sarebbe previsto anche il prossimo giugno l’arrivo a scuola 15 minuti prima della convocazione e l’uscita subito dopo aver svolto gli esami.

Le mascherine

Va previsto solo l’uso di mascherine certificate e non di quelle di comunità (consentite nel protocollo siglato lo scorso anno); gli impianti di areazione e purificazione negli ambienti non sono ritenuti essenziali; per la sanificazione: basta l’ordinaria accurata pulizia.

I tamponi

Per quanto riguarda i tamponi rapidi o testi salivari, ad esempio nelle zone rosse e cluster, sono affidabili ma è sufficiente che chi ha sintomi mantenga la massima cautela isolandosi tempestivamente e che in assenza di sintomi siano rispettate le misure di prevenzione. Pertanto, secondo quanto sarebbe emerso, non appare necessario procedere a tamponi che oltretutto andrebbero anche ripetuti nelle varie fasi dell’esame. Se invece uno studente risulta positivo il giorno dell’esame può chiedere di svolgere l’esame in via telematica, eventualmente, chiedendone lo spostamento. L’eventuale assenza per malattia deve essere certificata.