Concorso «sprint» per 4 mila docenti Stem

da Il Sole 24 Ore

di Eugenio Bruno e Claudio Tucci

Cresce il pacchetto scuola del decreto Sostegni bis. Oltre al “ripescaggio” degli istituti paritari, che erano stati ignorati dagli aiuti del primo decreto Sostegni, il provvedimento atteso nelle prossime ore a palazzo Chigi si prepara a intervenire anche sulle assunzioni degli insegnanti in vista del prossimo anno scolastico.

In rampa di lancio c’è un anticipo, con annessa semplificazione del concorso ordinario già bandito, per 4mila cattedre nelle materie Stem. Mentre resta ancora da sciogliere il nodo-precari. Con la presidenza del Consiglio e il ministero dell’Economia che frenano su ipotesi di maxi piani di stabilizzazione e l’Istruzione che continua invece a lavorare per assicurare una corsia preferenziale per almeno 20mila prof. Gran parte dei quali sul sostegno.

Trovare una soluzione che vada bene a tutti non è facile. Se la necessità di coprire 112mila cattedre altrimenti scoperte per il 2021/22 ed evitare il bis dei 200mila supplenti già registrati quest’anno è condivisa da tutte le anime dell’esecutivo lo stesso non può dirsi per gli strumenti da utilizzare. Tant’è che i punti fermi al momento sembrano due. Il primo – come anticipato sul Sole24Ore di Lunedì 17 maggio – è che per coprire i 100mila e passa posti vacanti si attinga, in parallelo, ai 26mila vincitori attesi dal concorso straordinario svolto in piena pandemia e ai 20mila docenti attualmente presenti nelle Gae e nelle altre graduatorie di merito. A questi – e veniamo al secondo punto fermo – se ne dovrebbero aggiungere circa 4mila nelle materie Stem. Da reclutare anticipando, almeno per 4 classi di concorso, la selezione ordinaria da 46mila cattedre che è bloccata da oltre un anno. E che verrebbe semplificata nella direzione indicata dal titolare della Pa, Renato Brunetta: prova al pc e un orale da svolgere tra luglio ed agosto (per avere i vincitori in cattedra a settembre). Per farlo si punta su una norma generale sui concorsi da inserire nel decreto sostegni bis che – come confermato ieri da Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia – conterrà anche «un’estensione dei fondi anche alle scuole paritarie».

Tutta da scrivere invece la parte sui precari. Con Bianchi che vorrebbe salvarne almeno 20mila (molti dei quali sul sostegno ma anche tra gli abilitati di prima fascia sui posti comuni), con un contratto di un anno e una prova finale propedeutica all’assunzione e il premier Draghi che al massimo sarebbe disposto ad allargare ad altre classi di concorso, oltre alle 4 appena citate, l’anticipo con annessa semplificazione del concorso ordinario.