Spazio Ultima Frontiera

Spazio Ultima Frontiera
Scuole e Agenzia Spaziale Europea e Italiana

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Immagina una scuola che riesce a fare cose che le altre non riescono neanche ad immaginare, così proiettata in avanti nel suo esplorare gli infiniti campi del sapere e delle esperienze, da meravigliare e meravigliarsi.

E’ il bello di essere primi, quello spirito delle grandi scoperte, quel proiettare i piccoli alunni verso scenari futuri possibili, preparandoli in questo modo a scelte di vita in linea con l’evoluzione tecnologica che, inesorabilmente, segna il passo delle trasformazioni sociali e umane.

Tutto questo con risultati incredibili sulle competenze chiave delle materie STEAM, (Scienze, Tecnologie, Ingegneria, Arte e Matematica), perché, si sa, tutto il mondo conosciuto può essere rappresentato con un modello scientifico-matematico e l’arte riprende quel mondo delle emozioni, che solo l’essere umano ha così forte.

Una scuola che stupisce quindi e che, come alcune scuole che aderiscono al Movimento di Avanguardie Educative, ha saputo suonare, nonostante la pandemia, tutte le corde dell’autonomia, con tantissimi corsi pomeridiani e con un investimento nella promozione della cultura umanistica, coreutica e musicale  senza pari.

Basti pensare alla  Settimana nazionale della musica a scuola 2021, in cui  l’Indire organizza online la XXXII Rassegna musicale nazionale “La musica unisce la scuola”, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione – Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti; alle numerosi reti nazionali, ulteriormente incentivate con gli avvisi del PNSD, dai movimenti come Diculther, al Movimento Piccole Scuole e Avanguardie Educative,  dove  le migliori scuole e università italiane fanno scuola, aprono la strada, indicano la direzione; ai programmi Erasmus plus che uniscono l’Europa e non solo, con le classi che superano le barriere fisiche dello spazio con i programmi Etwinning.

Protagonisti quindi, in un ambito ormai internazionale e che ci rende orgogliosi di essere quello che siamo.

E se molte scuole guardano allo spazio come qualcosa di lontano, così come sono immersi nella loro ordinarietà, alcune, le più virtuose, in collaborazione con l’agenzia spaziale europea e italiana, hanno avviato il programma ESERO.

E se l’anno scorso si sono limitati a visitare l’agenzia spaziale italiana a Roma, con attività svolte presso la stessa, quest’anno i bambini della scuola primaria e i ragazzi della scuola secondaria hanno partecipato allo School Day ASI e ESA 2021 con il Programma dei Lanciatori: l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Italiana utilizzano i lanciatori per inviare i propri satelliti e le sonde nello spazio. Ma come fa un lanciatore ad arrivare fino anche a 800 km di distanza dalla Terra? Quali sono i limiti che ha dovuto superare l’essere umano e quali i principi che ha dovuto scoprire per rendere reale questo viaggio fantastico? I ragazzi hanno partecipato ad un laboratorio in cui hanno costruito un modellino per poter sperimentare e rispondere a queste domande.

Nello specifico:

  1. Hanno costruito un modellino di razzo, formato da guaina isolante in polietilene espanso, con propulsione elastica (forza elastica) e introdotto il principio di azione e reazione.
  2. Hanno completato il razzo con delle alette stabilizzatrici a forma di triangolo rettangolo isoscele. La costruzione delle alette è avvenuta a partire da un piccolo cartoncino di forma quadrata. I partecipanti sono stati guidati per costruire un triangolo rettangolo isoscele a partire dal foglio rettangolare, con piegature della carta e con l’introduzione del concetto di diagonale.
  3. Hanno lanciato un razzo da un luogo prestabilito della stanza e con l’aiuto a distanza dei curatori del laboratorio.

Tutte le attività sono state realizzate con materiali didattici e kit forniti direttamente dalle agenzie spaziali coinvolte e attraverso la LIM gli esperti dell’ASI e ESA hanno accompagnato gli alunni in questa bellissima esperienza, coadiuvati e supportati dalle maestre della classe.

Alla fine del progetto i ragazzi hanno imparato che:

  • I satelliti vengono lanciati nello spazio da dei razzi chiamati anche lanciatori.
  • I satelliti orbitano intorno alla Terra a una determinata velocità.
  • Per raggiungere quella velocità i lanciatori devono avere una spinta fortissima.
  • La spinta viene data dalla combustione di carburante il quale genera dei gas che a loro volta spingono verso l’alto il lanciatore. Il principio di azione e reazione ci dice che più gas si butta dietro il lanciatore, più andrà veloce e lontano.
  •  La forma di un lanciatore è importante sia per farlo arrivare in orbita con meno energia che per dargli più stabilità.

Dall’entusiasmo dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi delle scuole partecipanti  quando si sono visti recapitare i plichi con i materiali didattici inviati dalle agenzie spaziali, ai maestri ormai proiettati verso un nuovo modo di fare scuola, agli alunni che, divertendosi, hanno imparato tantissime cose, ecco queste  sono le scuole del Movimento Avanguardie Educative, scuole dove si impara divertendosi e dove il senso del bello di essere primi fa sempre la differenza.

Cresce la scuola italiana, nonostante la pandemia, e il lavoro di INDIRE e di tantissimi altri soggetti coinvolti comincia a prendere forma, con un’innovazione che dalle scuole all’aperto, alla robotica educativa, ai programmi spaziali ESERO ormai è proiettata verso un futuro i cui confini sono inevitabilmente tracciati in luoghi inimmaginabili fino a qualche anno fa, se non nella mente,  nei sogni di qualche visionario sognatore.