PATTO PER LA SCUOLA

PATTO PER LA SCUOLA. Al Ministero la prima riunione del Tavolo su reclutamento e formazione

Si è svolta oggi in videoconferenza la prima riunione del tavolo tecnico sui temi della formazione iniziale, del reclutamento e della formazione in servizio previsti dal Patto per la scuola

Il Capo di Gabinetto, Dott. Luigi Fiorentino, ha aperto la riunione chiedendo un confronto sulle importanti norme riguardanti la scuola contenute nel D.L. n. 73/2021 “Sostegni bis” in vista dell’avvio del prossimo anno scolastico. 

Sul tema sono intervenuti i rappresentanti delle Confederazioni e dei Sindacati rappresentativi del comparto e dell’area. 

Le delegazioni di CIDA e ANP hanno messo in evidenza, in primo luogo, il fatto che il Patto per la scuola e il PNRR rappresentino occasioni uniche per intervenire in modo strutturale sul sistema di istruzione, anche introducendo innovate modalità di reclutamento e di formazione.  

A tal proposito, in merito al reclutamento, lo stesso decreto Sostegni bis denuncia i limiti delle attuali procedure là dove è costretto a disegnare un percorso preferenziale per il reclutamento dei docenti delle discipline STEM. Anche alla luce di ciò, riteniamo che sia questa l’occasione per dare maggiore responsabilità alle scuole autonome che possiedono gli strumenti e le competenze per individuare le risorse umane funzionali alla realizzazione della loro offerta formativa. Si potrebbe, ad esempio, proporre lo svolgimento di un tirocinio presso le scuole, una volta conseguita la laurea, in modo che siano esse a determinare l’immissione in ruolo degli aspiranti docenti alla luce delle risultanze dello stesso tirocinio. 

Circa la formazione iniziale siamo favorevoli alla semplificazione e all’abbreviazione dell’iter per diventare insegnanti mediante la creazione di percorsi di lauree abilitanti anche per le scuole secondarie. Si auspica, peraltro, il superamento del numero chiuso i cui effetti deleteri si colgono già nella carenza di personale docente nelle scuole dell’infanzia e primaria.  

Sulla formazione in servizio, invece, abbiamo sottolineato l’urgenza di definire il tema della obbligatorietà e della quantità delle attività nonché la necessità di aggiornare il Piano nazionale di formazione integrandolo con le azioni già avviate nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica e della valutazione della scuola primaria.  

Ci auguriamo che l’attività del tavolo tecnico su temi centrali per il futuro della scuola possa proseguire affrontando i nodi che finora hanno imbrigliato il sistema con interventi in grado di superare la logica dell’emergenza.