Obeso il 30% dei bambini italiani, l’educazione alimentare entra in classe

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Quasi il 30% dei bambini italiani è obeso o in sovrappeso, una tendenza aggravata dalla pandemia dove i lunghi periodi trascorsi in casa hanno portato ad aumentare il consumo di cibi spazzatura e bevande zuccherate e a ridurre l’attività fisica, con più ore passate davanti alla tv e al pc. Una china che va immediatamente invertita, insegnando ai più piccoli a mangiare bene educandoli già a scuola. È l’impegno concreto preso dal Presidente della Repubblica e dai ministri del Governo Draghi – venerdì scorso – in occasione della prima festa dell’educazione alimentare nelle scuole, che apre la stagione estiva delle fattorie didattiche.

Frutto di un accordo tra il ministero dell’Istruzione e Coldiretti, il progetto vuole essere un percorso didattico sui valori della sana alimentazione, della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Una giornata iniziata con l’inaugurazione del Capo dello Stato della fattoria didattica nella tenuta presidenziale di Castelporziano, con centinaia di bambini provenienti da tutte le scuole d’Italia.

«Per il nostro futuro e per la nostra vita è importante un impegno concreto sull’educazione alimentare – ha detto il presidente Sergio Mattarella – lieto di ospitare la prima festa dell’educazione alimentare, argomento di fondamentale importanza».

Rivolgendosi direttamente ai ragazzi presenti, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha detto che «l’educazione alimentare è il pilastro della nuova scuola che deve essere fatta di vita insieme; ritrovare l’agricoltura significa ritrovare dei mondi. Insieme ai ministri delle Politiche agricole e della Salute stiamo lavorando per l’educazione alimentare a scuola in maniera continuativa».

Presente il titolare della Salute, Roberto Speranza. Da parte sua il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha sottolineato come «la scuola non sia mai venuta meno alla sua missione, di cui l’educazione alimentare deve essere parte integrante», nel ricordare gli obiettivi della sostenibilità fissati dal green deal che «coinvolgono non solo le imprese ma ciascun cittadino».

Che l’educazione al cibo delle nuove generazioni sia cruciale per il futuro dell’Italia, ne è convinto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini e questo soprattutto «in un momento in cui l’emergenza Covid ci ha messo di fronte a sfide prima sul fronte della salute, della sicurezza e dell’economia».

La festa a Castelporziano ha segnato la chiusura dell’anno scolastico e l’apertura delle oltre tremila le fattorie didattiche nelle campagne italiane, pronte ad accogliere durante l’estate i bambini «in sicurezza con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta, nel pieno rispetto delle norme anti Covid». Si tratta di realtà particolarmente apprezzate durante la pandemia per gli spazi aperti, ricorda la Coldiretti, che negli ultimi 20 anni ha coinvolto 10 milioni di bambini, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni.