Slide sintetiche e tempi simulati per prepararsi al colloquio

da Il Sole 24 Ore

di Luisa Grana*

Tra due giorni i candidati maturandi saranno protagonisti di una singolare conclusione del percorso di scuola superiore, con una sola prova d’esame che li attende dopo la pubblicazione degli esiti degli scrutini: il tempo utile fino alla pubblicazione del calendario dei colloqui sarà breve, anzi brevissimo, quindi risulta strategica la scelta di come utilizzarlo al meglio. E allora all’opera, perchè “Faber est suae quisque fortunae!”.

Il ripasso finale

Sulle fasi del colloquio, sulla durata e sui criteri di valutazione è tutto indicato chiaramente dalla normativa vigente (ordinanza ministeriale 53 del 3 marzo 2021), come pure è scontato il ripasso finale per tutte le materie d’esame nel quale ogni candidato adotterà metodi che ha sperimentato individualmente per cinque anni: ad esempio mappe concettuali come strumento per percorrere una rete di nodi su singoli temi da collegare per ogni disciplina (ad esempio per fisica hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/hframe.html ).

Una procedura alternativa può essere attuata utilizzando i video disponibili in rete, ma eliminando l’audio e commentando in modo autonomo le immagini: queste risorse si sono moltiplicate anche in questa fine di anno scolastico (zonamatematica.deascuola.it/ii-grado-ii-biennio-e-v-anno/aree-e-percorsi/esame-di-stato/videosvolgimenti inclasse.treccaniscuola.it/subject/video/21 www.khanacademy.org/math/integral-calculus ).

La simulazione del colloquio

A parte il ripasso finale, è necessario organizzarsi per affrontare la particolare prova orale prevista, simulandone lo svolgimento per facilitare un dialogo agile che consenta di valorizzare la preparazione del candidato.

La discussione dell’elaborato assegnato è quanto darà inizio al colloquio: per simularla il candidato potrebbe estrarre da quanto ha sviluppato e già consegnato alla Commissione alcune slide mute – cioè prive di didascalia – e argomentare su di esse la discussione delle tematiche coinvolte, registrando e riascoltando poi criticamente quanto prodotto utilizzando uno dei software dedicati ( screencast-o-matic.com ).

Sarebbe inoltre il caso di ampliare lo sviluppo dell’elaborato associando al percorso già delineato ulteriori nodi concettuali delle materie d’indirizzo: ad esempio per il liceo scientifico teoremi del calcolo differenziale o integrale come pure leggi della fisica da citare per analogia rispetto a quelle già applicate nell’elaborato. Analogo ampliamento può essere adottato per la materia curriculare collegata al tema dell’elaborato oppure per il percorso di Pcto in esso indicato.

La simulazione è utile anche per valutare quanto tempo viene impegnato a discutere l’elaborato: la prova dura un’ora circa e, dopo l’analisi del testo di letteratura italiana, la terza fase richiede un ampio segmento del tempo totale perché tratta i nodi concettuali delle discipline nel loro rapporto interdisciplinare.

Anche quest’ultima fase può essere simulata, malgrado non sia noto il materiale predisposto dalla Commissione per ogni candidato: infatti si può sviluppare un percorso da uno spunto estratto da una timeline relativa allo stesso periodo storico a cui associare eventi o personalità di rilievo di ambito diverso ( www.deagostinigeografia.it/timeline/timeline.php?r=6&c=&z=-2&s=#0 www.hyperhistory.com/online_n2/History_n2/a.html )

Ricordate quanto afferma Stephen Hawking: «Ricordatevi di guardare le stelle e non i vostri piedi. Per quanto possa essere difficile la vita c’è sempre qualcosa che è possibile fare, e in cui si può riuscire», ad maiora!

  • Docente Matematica e Fisica Liceo Isacco Newton (Roma)