Tutta colpa di Eva?

Tutta colpa di Eva?

di Maurizio Tiriticco

La creazione del mondo secondo la Genesi —- Primo Giorno: Dio creò il Cielo e la Terra. E separò la luce dalle tenebre. Secondo Giorno: Dio separò le acque sotto il firmamento da quelle di sopra. E così creò il cielo. Terzo Giorno: Dio divise la terra dalle acque. E ordinò alla terra di produrre erbe e frutti. Quarto Giorno: Dio creò i luminari del cielo, il maggiore per avere il dominio del giorno e il minore della notte. Il Quinto Giorno: Dio disse: “Producano le acque ogni sorta di pesci e volino gli uccelli nel cielo”. Il Sesto Giorno Dio creò gli altri animali poi disse: “Facciamo l’uomo alla nostra immagine”. Adunque creò l’uomo. Con il Settimo Giorno la creazione è ultimata e Dio si riposò contemplando la sua opera perfetta.

Ma poi pensò: “Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio dare un aiuto che gli sia simile”. Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l’uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo.

Allora l’uomo disse: “Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa”. In altri termini: “E’ roba mia!”. Insomma, un Dio maschio non può creare che un essere maschio! E poi è noto come sono andate le cose! Eva – queste femmine sempre curiose – si lascia tentare dal serpente che le porge la mela. Ma Eva non può mangiare prima del maschietto, per cui porge la mela ad Adamo! Il quale non ci pensa due volte e… gnam! Un bel morso alla mela! Che doveva essere ottima! Prodotta nel Giardino dell’Eden! Un gran supermercato ante litteram! Ma, quando il padreterno se ne accorge: “Disgraziati! Il giardino è mio e lo gestisco io! E mo’ so’ affari vostri! Tu dovrai zappa’ la terra e tu dovrai fare figli! E basta! E nun te mette ‘n testa de fa’ altre cose!”.

Secondo altre tradizioni, Adamo avrebbe avuto come moglie una certa Lilith, precedente ad Eva. Che però doveva avere un caratterino! In effetti fu poi ripudiata da Adamo e cacciata via perché si era rifiutata di obbedirgli. Insomma, pare che le cose non siano proprio come ce le racconta la Bibbia! Ma perché un solo dio? Non è meglio che siano in tanti? Almeno su all’Olimpo chiacchierano e si divertono! Un dio solo nell’alto dei cieli che fa? Non si annoia? In molte popolazioni mesopotamiche vigeva il culto della Grande Madre! Che nelle diverse culture ebbe anche diversi nomi: Cibele, Gea, Mater Matuta, Magna Mater, Bona Dea. Il fatto è che la donna fa figli e l’uomo no! E in certe culture primitive non era facile legare alla procreazione l’atto sessuale! Il discorso sarebbe lungo! Fatto sta che, da quando l‘uomo – o meglio, il maschietto – si è reso conto che lui solo poteva determinare una gravidanza, per la povera femminuccia sono nati tutti i guai! Dal culto della Magna Mater al culto del Magnus Pater! E di un padre anche e soprattutto padrone! Guarda il caso: l’etimo delle due parole è il medesimo! Per non dire poi dell’origine della proprietà privata! Rinvio al classico di Federico Engels, “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato”. Per non dire poi anche dell’origine delle due parole matrimonio e patrimonio e del loro significato originario. E la prima è sempre funzionale alla seconda. Cara donna! Non ti sposi, se non porti la dote! Comunque, non è sempre facile trovare il legame che corre tra certe parole, certi valori, certi modelli e certi comportamenti, e quale venga prima e quale dopo. In effetti, sarebbe come porci il problema di sempre: se è nato prima l’uovo o la gallina!

Ma torniamo alle scritture bibliche: chi ne è l’autore? O i molti autori? Certamente un maschio! O meglio, molti maschi. I più noti Mosè, Salomone, Davide. Anche perché Dio, con tanto di maiuscola, non può essere che maschio! Solo quei miscredenti dei pagani potevano pensare ad un dio femmina! E poi perché una sola? Il pantheon dei pagani è ricco di dee femmine: Afrodite, la bellezza, Atena, la ragione, Artemide, la caccia e così via. Per non dire della Mater Matuta o della Artemide Efesia, conservata al Museo archeologico di Napoli, straricca di seni! Ma le dee sono solo roba pagana! Dei miscredenti pagani! Che neanche sapevano di essere pagani! Perché furono chiamati pagani quei poveretti cultori degli dei della tradizione e che non se la sentivano di rinunziare a loro per accettare per forza il culto di un solo dio! Per cui erano costretti a rifugiarsi nei pagi, nei centri abitati fuori città. E se lo chiedevano: ma chi sono questi seguaci di un certo Gesù Cristo, che dice di essere figlio di un unico solo dio? Mah! A seconda delle epoche, i pagani fuggono in campagna e i cristiani si rifugiano sotto terra, nelle catacombe.

Un bel giorno l’Imperatore Diocleziano dichiara solennemente chesolo gli dei di sempre sono quelli validi, non uno che si proclama un dio solo ed assoluto. E contro i cristiani vara una serie di editti, dal 297 al 304. E la persecuzione del 303 è una delle più feroci.

Ma poi le cose cambiarono! Quando sul seggio imperiale sedette Costantino! Siamo nel 306 d.C. E Costantino capì che il vento stava cambiando e che i cristiani potevano essergli di aiuto nella sua lotta contro Massenzio. La storia è nota. Alla battaglia di Ponte Milvio contro Massenzio, Costantino vide in cielo una croce con una scritta: “In hoc signo vincies”. E vinse! E come ricompensare i cristiani e la loro chiesa? Con una grande donazione! I domini dell’Impero Romano d’Occidente sarebbero passati alla Chiesa, nella persona del Pontefice pro tempore Silvestro. Ma mille anni dopo lo sfogo rabbioso di Dante: “Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, non la tua conversion, ma quella dote che da te prese il primo ricco patre!” (Inferno C. XIX, vv 115-117).

Con Costantino i cristiani furono finalmente liberi di pregare il loro Dio al di fuori dalle catacombe! E molti anni dopo, l’Imperatore Teodosio varò altri decreti addirittura contro ogni culto pagano. Il primo decreto, Nemo se hostiis polluat, fu emesso a Milano il 24 febbraio del 391 d.C. Venne messo al bando ogni genere di culto e di sacrificio pagano, anche in forma privata Fu vietato l’ingresso nei templi. La pena prevista era di quindici libbre d’oro. Il resto è noto. La progressiva conversione e/o distruzione dei tempi pagani concorreva con la riconversione e/o costruzione di nuove chiese cristiane. E sono visibili oggi nelle grandi basiliche colonne ed altri manufatti dall’origine pagana. E poi e poi… l’inquisizione e la caccia alle streghe! Quanti secoli bui! Quante sofferenze!

Ma tutte queste terribili vicende sono colpa di Eva?