Sul piatto 1,5 miliardi per le misure di contrasto all’abbandono scolastico

da Il Sole 24 Ore

di Francesca Lascialfari

Tra le criticità individuate e fatte oggetto di intervento dedicato all’interno della Missione 4 del Pnrr, vi sono il gap nelle competenze di base, l’alto tasso di abbandono scolastico e i divari territoriali.

Una recente indagine del ministero dell’Istruzione ha rilevato che il tasso di abbandono scolastico, correlato a disuguaglianze sociali e al tasso di deprivazione materiale e povertà, raggiunge nel nostro Paese livelli decisamente superiori alla media europea.

D’altra parte, l’abbandono scolastico è strettamente correlato ai divari di competenze che si registrano, ad esempio, in lettura, matematica e scienze rispetto alla media Ocse: la mancata acquisizione delle competenze di base risulta, quindi, una delle principali cause di abbandono, con evidenti e consistenti differenze territoriali.

Uno degli interventi teso alla riduzione di tali divari è oggetto della Missione 4, con l’asse destinato all’ampliamento delle competenze e potenziamento delle infrastrutture scolastiche. L’investimento è destinatario, all’interno del Pnrr, di un finanziamento di 1,5 miliardi di euro ed ha come obiettivo il monitoraggio e la riduzione dei divari territoriali, anche attraverso il consolidamento e la generalizzazione dei test Pisa/Invalsi, oltre che lo sviluppo di una strategia di contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico.

Il progetto prevede innanzitutto il potenziamento delle competenze di base degli studenti, partendo dall’analisi dei dati delle prove standardizzate e implementando un portale formativo unico a livello nazionale. Le misure messe in campo prevedono la personalizzazione dei percorsi per le scuole che hanno registrato livelli critici nelle prove, azioni di supporto mirate ai dirigenti scolastici per almeno un biennio, mentoring e formazione per almeno il 50% dei docenti, il potenziamento del tempo scuola con incremento delle ore di docenza e la presenza di esperti per almeno 2mila scuole.

Infine, sono previste iniziative di mentoring, counseling e orientamento professionale attivo con due diversi gruppi target, suddivisi per fasce d’età: per 120mila studenti tra i 12 e i 18 anni, sono previste sessioni di mentoring individuale e recupero formativo, mentre per 350mila giovani tra i 18 e i 24 anni, sono previste azioni di mentoring e di consulenza tese a favorire il rientro nel circuito formativo.

Con 2,1 miliardi di euro destinati all’investimento “Scuola 4.0”, il Pnrr intende favorire la trasformazione degli spazi scolastici di circa 100mila classi tradizionali, affinchè diventino connected learning environments flessibili con i relativi dispositivi digitali, e la creazione di laboratori per le professioni digitali tecnologicamente avanzati. Accanto a questo, sono altresì previsti il cablaggio di circa 40mila edifici scolastici e la digitalizzazione delle Amministrazioni scolastiche. Con tali iniziative, il cui finanziamento è a carico del ministero dell’Istruzione, si persegue l’obiettivo di accelerare la transizione del sistema scolastico italiano verso il 4.0.