Ancora senza prima dose di vaccino 227mila prof (e Ata) e 45mila sanitari

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Sono entrambe categorie prioritarie eppure ci sono ancora 227mila appartenenti al mondo della scuola e 45mila sanitari che non hanno ricevuto neanche una dose di vaccino. Il dato è contenuto nell’ultimo report settimanale del governo sulla campagna di vaccinazione e conferma come le Regioni stiano procedendo a velocità diverse nelle somministrazioni, per queste categorie ma anche per quanto riguarda gli over 60, coloro che sono più a rischio per il Covid.

In base alle tabelle, sono complessivamente 227.537 i prof ed il personale scolastico che non si è ancora vaccinato: ma in cinque regioni e nella Provincia autonoma di Bolzano la percentuale è sopra il 25%, dunque uno su quattro. Più indietro di tutti ci sono Sardegna e Sicilia, rispettivamente con il 45,08% e il 43,76% che non hanno avuto neanche la prima dose, di fatto uno su due. Nella provincia di Bolzano la percentuale scende al 38,67% e in Calabria al 33.55% mentre in Liguria è al 27,21% e in Umbria al 25,64%.

In vista della riapertura delle scuole a settembre, nei giorni scorsi il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo ha inviato una lettera alle Regioni: «Si rende necessario – ha scritto – proseguire la massima copertura del personale scolastico” attuando “in maniera più incisiva il metodo di raggiungimento attivo di questi cittadini».

Le Regioni devono dunque «provvedere a prenotare gli aderenti» alla categoria e comunicare al commissario «entro il 20 agosto il numero dei soggetti impossibilitati ad aderire alla campagna vaccinale per motivi sanitari» o «che hanno manifestato la volontà di non aderire alla campagna».

Anche sul fronte del personale sanitario – per il quale è previsto l’obbligo vaccinale – ci sono 45.536 tra medici, infermieri e amministrativi che non hanno avuto la prima dose. Il maggior numero è in Emilia Romagna – 14.149 – ma percentualmente le regioni più indietro sono il Friuli Venezia Giulia, con l’11,76% di non vaccinati, e la provincia di Trento, con il 10,79%.

Quanto alle Rsa – altra categoria prioritaria prevista dal piano – il ciclo vaccinale è stato invece completato in quasi tutta Italia, ad eccezione del Lazio, dove c sono ancora 593 ospiti delle residenze che devono ricevere la prima dose (2,32%) e la provincia di Bolzano, dove ne mancano 901, quasi il 20% del totale.

Ampio è poi il divario nelle regioni sulle percentuali degli over 60 vaccinati. Più indietro di tutti è la Sicilia dove la prima dose non è stata somministrata al 23,86% degli over 80, al 25,23% degli appartenenti alla fascia 70-79 e al 31,95% di coloro che hanno tra i 60 e i 69 anni: in totale oltre 400mila persone su una popolazione in tutta Italia di 2,7 milioni.

Tra gli over 80 sono indietro anche la Calabria, al 21,94%, l’Abruzzo al 18,49% e la Sardegna al 14,13%. Nella fascia 70-79, dopo la Sicilia c’è ancora la Calabria, con il 21,89, la Provincia di Bolzano, con il 20,52% e il Friuli Venezia Giulia, con il 19,27%. Infine, per quanto riguarda i 60-69enni, la provincia di Bolzano deve somministrare la prima dose ancora al 26,49%, la Calabria al 26,48% e la Liguria al 26,21%.