Mascherine, distanziamento e no-vax ostacoli alla normale riapertura delle scuole

da Tuttoscuola

Mancano 50 giorni alla riapertura delle scuole e già si intravvedono ostacoli per un avvio normale delle lezioni, senza nemmeno voler considerare eventuali effetti della variante Delta del Covid-19.

C’è prima di tutto il problema del personale scolastico non vaccinato, tra cui certamente è presente un nutrito numero di no-vax.

Nel monitoraggio settimanale dei vaccinati, a fronte di un milione e 64mila vaccinati tra il personale scolastico, risultano più di 216 mila quelli che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose.

Cinque Regioni più la Provincia di Bolzano hanno una percentuale di personale scolastico senza alcuna copertura sopra il 25 per cento: la Sicilia è al 43,6%, seguita da Alto Adige al 38,5%, dalla Sardegna al 33,3%, dalla Calabria al 32,9%, dalla Liguria al 26,9% e dall’Umbria al 25,3%.

Indietro anche la provincia di Trento e il Piemonte.

Il commissario Figliuolo non solo ha scritto ai presidenti delle Regioni invitandoli ad attivarsi per individuare i non vaccinati e convincerli alla vaccinazione, ma ha manifestato tutta la sua preoccupazione per il ritardo nelle vaccinazioni dei docenti che potrebbe essere una concausa del rischio Dad con la ripartenza di metà settembre.

“Otto, nove amministrazioni – ha dichiarato – sono ancora ampiamente lontane dall’80% della copertura per la prima vaccinazione degli operatori scolastici”.

Il Cts ha raccomandato l’uso di mascherine a scuola e il distanziamento, condizioni necessarie per assicurare l’attività didattica in presenza.

A proposito di distanziamento, ritorna il problema delle classi numerose da sdoppiare.

In proposito si ipotizza da parte del Governo, in sede di conversione del DL 73 sostegni bis, l’assegnazione di una quota aggiuntiva di 40mila docenti che potrebbero consentire lo sdoppiamento di circa 25 mila classi, visto che nel rapporto attuale vi sono 1,75 docenti per classe.

Potrebbero non bastare per evitare il ritorno in DAD per molti studenti delle superiori.