Scuola e trasporti: governo deciderà la settimana prossima. Slitta la Conferenza Stato-Regioni

da Tuttoscuola

Dovremo aspettare la settimana prossima per conoscere le misure su scuola e trasporti: il governo conferma che entro la pausa estiva prevista per il 6 agosto arriverà il nuovo decreto, con gli interventi che puntano al raggiungimento dell’obiettivo prioritario per l’esecutivo e ribadito sia dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sia dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, riportare in classe tutti gli studenti a settembre e dire addio alla Dad. Oggi sarebbe dovuto essere presentato in Conferenza Stato-Regioni il Piano Scuola, ma nell’ordine del giorno non se ne parla. Tutto dovrebbe slittare alla settimana prossima.

“La pandemia ha imposto grandi sacrifici in tanti ambiti. Ovunque gravi. Sottolineo quelli del mondo della scuola”, ha detto il Presidente della Repubblica. “Occorre tornare a una vita scolastica ordinata e colmare le lacune che si sono formate. Il regolare andamento del prossimo anno scolastico deve essere un’assoluta priorità. Gli insegnanti, le famiglie, tutti devono avvertire questa responsabilità, questo dovere, e corrispondervi con i loro comportamenti”.

Come ribadito dunque anche dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si punta a riportare in classe tutti gli studenti a settembre e dire addio alla Dad. Nei giorni scorsi era stato annunciato che in Conferenza Stato-Regioni il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi oggi 29 luglio avrebbe presentato il Piano scuola per il rientro in classe a settembre, ma nell’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni il tema non c’è. Dalla segreteria del Ministro fanno sapere che la presentazione è slittata alla settimana prossima. Si sarebbe infatti deciso di fare un pacchetto scuola unitario che contempli anche le eventuali nuove disposizioni del Governo sul Green Pass.

Resta il nodo delle vaccinazioni del personale scolastico. Ad oggi la percentuale degli immunizzati è arrivata all’85,5% ma con forti differenze regionali: in base all’ultimo report 4 regioni – Sicilia, Sardegna, Calabria, Liguria – e la provincia di Bolzano hanno oltre il 30% di prof che non hanno fatto neanche la prima dose. L’obiettivo è quello di arrivare a settembre con il 90% del personale scolastico vaccinato con entrambe le dosi. Bisogna dunque convincere a vaccinarsi ed è probabile che per farlo il governo proceda prima con una forte raccomandazione e poi, se entro il 20 agosto non si sarà raggiunto il 90%, potrebbe pensare di introdurre l’obbligo.

Intanto Ansa.it riporta che il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sottolinea: “se la riapertura delle scuole in presenza al 100% deve essere l’obiettivo prioritario, puntare esclusivamente sulle coperture vaccinali è rischioso”. Degli oltre 4,5 milioni di persone tra 12 e 19 anni, poco più di 670 mila (14,7%) hanno completato il ciclo vaccinale e quasi 765 mila (16,8%) hanno ricevuto solo la prima dose. Pertanto, in questa fascia di età il 68,5%, ovvero 3.121.710 risulta ancora totalmente scoperto, peraltro con differenze regionali molto rilevanti, che vanno dall’85,9% dell’Umbria al 61,4% dell’Abruzzo.