Piano Scuola, la bozza. Linee metodologiche per l’Infanzia

da Tuttoscuola

Slitta alla prossima settimana la presentazione del Piano Scuola annunciata per lo scorso 29 luglio. Inizia però a girare una bozza del Piano Scuola messo a punto in vista della ripresa dell’attività scolastica. Vediamo di seguito cosa prevede per l’Infanzia.

Leggi la bozza del Piano Scuola

Per le attività del Sistema integrato di educazione e di istruzione costituito, oltre che dai servizi educativi per l’infanzia, dalle scuole dell’infanzia statali e paritarie, nella bozza di Piano Scuola trovano conferma le indicazioni già in precedenza fornite dal CTS.

Per la prima infanzia, stante la necessità di contatto fisico che contraddistingue la relazione dei bambini col gruppo dei pari e con gli adulti di riferimento, nonché in relazione agli aspetti di cura dei piccoli da parte di educatori e personale ausiliario, occorre continuare ad approntare le modalità organizzative già in precedenza definite, mediante protocolli per l’accesso quotidiano, per l’accompagnamento e di ritiro dei bambini, nonché per l’igienizzazione degli ambienti, delle superfici, dei materiali e per l’igiene personale.

L’organizzazione delle attività educative e didattiche è bene preveda l’impiego di tutti gli spazi interni ed esterni disponibili. Considerata la specificità dell’età evolutiva dei bambini frequentanti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia, si confermano le considerazioni di carattere metodologico, da declinarsi avuto riguardo alle singole realtà, già formulate per l’anno 2020-2021. In particolare, nella bozza di Piano Scuola si ricorda quanto sia necessario che l’organizzazione dei diversi momenti della giornata sia serena e rispettosa delle modalità tipiche dello sviluppo infantile.

Permane l’obiettivo della graduale assunzione delle regole di sicurezza mediante idonee “routine”, quali, ad esempio, il rito frequente dell’igiene delle mani, la protezione delle vie respiratorie, la distanza di cortesia.

Piano scuola: le misure di prevenzione e sicurezza per l’Infanzia

La relazione tra i bambini e gli adulti è la condizione per conferire senso alla frequenza di una struttura educativa per piccoli, che si caratterizza come esperienza sociale ad alta intensità affettiva. L’uso di mascherine continua a non essere previsto per i minori di sei anni e i dispositivi di protezione per gli adulti non devono far venir meno la possibilità di essere riconosciuti e di mantenere un contatto ravvicinato con i bambini piccoli e tra i bambini stessi.

Nella riprogettazione degli spazi e degli ambienti educativi, vanno seguite alcune accortezze così riassumibili:

– la stabilità dei gruppi: i bambini frequentano per il tempo previsto di presenza, con gli stessi educatori, insegnanti e collaboratori di riferimento; – la disponibilità di uno spazio interno ad uso esclusivo per ogni gruppo di bambini, con i suoi rispettivi arredi e giochi che saranno opportunamente sanificati. Tutti gli spazi disponibili (sezioni, antisezioni, saloni, atrii, laboratori, atelier) dovranno essere “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di apprendimento, relazione e gioco. Si potranno variare gli spazi solo dopo attenta igienizzazione. Si raccomanda una continua aerazione degli ambienti; – la colazione o la merenda andranno consumati nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini; il pasto sarà consumato negli spazi adibiti alla refezione scolastica, adeguatamente organizzati;
– la suddivisione, con segnaletica mobile, degli eventuali spazi esterni disponibili per i diversi gruppi di bambini presenti nella scuola, con utilizzo da parte di ogni gruppo di un’area dedicata con i propri giochi, anche in tempi alternati, previa pulizia delle strutture. Già ora l’ingresso dei bambini avviene in una fascia temporale “aperta” che potrà essere adeguata alle nuove condizioni, programmata e concordata con i genitori. Analogamente potrà avvenire per le fasce di uscita, al termine dell’orario scolastico.

Nella bozza del Piano Scuola si legge che le attività educative dovranno consentire la libera manifestazione del gioco del bambino, l’osservazione e l’esplorazione dell’ambiente naturale all’esterno, l’utilizzo di giocattoli, materiali, costruzioni, oggetti (non portati da casa e frequentemente igienizzati), nelle diverse forme già in uso presso la scuola dell’infanzia. Se le condizioni atmosferiche lo consentono, l’esperienza educativa potrà svolgersi anche all’aperto, in spazi delimitati, protetti e privi di elementi di pericolo, con la eventuale disponibilità di tensostrutture temporanee o ambienti protetti.