Se il bambino s’infortuna, la scuola paga anche i «danni estetici»

da Il Sole 24 Ore

di Pietro Alessio Palumbo

È specifico dovere dell’istituto scolastico predisporre tutti gli accorgimenti necessari per tutelare la salute dei bambini. Un dovere che va esercitato con la massima prudenza e attenzione quando gli alunni sono di tenera età e del tutto incapaci di evitare pericoli. In assenza di cautele, qualora un bambino si procuri ferite o traumi, la scuola risponde dei danni; a meno che non dimostri di aver fatto tutto il possibile sia sul piano organizzativo che della effettiva vigilanza (da parte di docenti e non docenti) per evitare che il minore potesse correre rischi per la propria incolumità.

La vicenda affrontata dal Tribunale di Cosenza (sentenza del 14.06.2021) riguarda il caso di un alunno di tenerissima età che a seguito di uno scivolone su dell’acqua caduta sul pavimento dell’aula scolastica si era procurato serie lesioni al volto. E l’istituto coinvolto non aveva portato alcuna prova «liberatoria» delle proprie responsabilità rendendo così pacifiche le affermazioni dei genitori secondo cui il bambino di poco più di tre anni era caduto a terra in pieno orario scolastico mentre si trovava nella «custodia» della scuola.

Secondo il giudice calabrese in tali circostanze la scuola non risponde solo dei danni «biologici» ma anche di quelli «morali». In altre parole nella liquidazione del risarcimento dei danni deve tenersi conto non solo del vero e proprio danno alla salute del bambino sul piano anatomico e funzionale, ma anche sul piano delle (compromesse o alterate) «relazioni sociali» presenti e future dello stesso.

La scuola deve quindi risarcire anche i danni non patrimoniali in termini di «dolore» e «sofferenza d’animo»: il cosiddetto danno morale. Nella vicenda il bambino aveva riportato una profonda cicatrice al mento che a seguito di accertamenti medici poteva essere rimossa solo a seguito di un apposito (e ulteriore) intervento chirurgico; con evidenti aggiuntive sofferenze e patemi da parte del bambino e della sua famiglia.