Test salivari nelle scuole, pubblicato il Piano di monitoraggio dell’ISS

da Tuttoscuola

Pubblicato il piano dell’ISS sui test salivari quindicinali per gli alunni, il “Piano per il monitoraggio della circolazione di SARS-CoV-2 nelle scuole primarie e secondarie di primo grado”. Scopo del piano è appunto quello di monitorare la circolazione del Covid 19 in ambito scolastico attraverso una campagna di testing nelle cosiddette “scuole sentinella” (primarie e secondarie di primo grado).

Leggi il Piano per il monitoraggio della circolazione di SARS-CoV-2 nelle scuole primarie e secondarie di primo grado integrale

Test salivari nelle scuole: il piano

Il piano consentirà di supportare le altre attività di monitoraggio della circolazione del virus sul territorio nazionale contribuendo, insieme alle misure già previste, a ridurre la circolazione virale e l’impatto negativo della pandemia nelle scuole campionate. Non esclude eventuali ulteriori azioni locali discreening da parte delle Regioni/PP.AA. a carico delle stesse, purché condotte nel rispetto della normativa vigente. Il modello di individuazione delle “scuole sentinella”, già risultato efficiente in alcune realtà regionali, consentirebbe di monitorare un campione significativo (circa 110.000 alunni/mese con cadenza quindicinale) e rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento che ammonta ad un totale di circa 4.200.000 alunni.

Il monitoraggio attraverso la somministrazione di test salivari, previsto in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico 2021-2022, verrà avviato con un carattere di gradualità in relazione alla situazione organizzativa delle singole Regioni/PP.AA. Sarà a tutti gli effetti un’azione di sanità pubblica, non assumerà le caratteristiche di altre sorveglianze e non costituirà requisito di accesso/esclusione alle attività didattiche, in termini di adesione al progetto, mentre restano valide tutte le attività previste a seguito del riscontro di positività al test.

Test salivari nelle scuole: la metodologia

La metodologia operativa adottata in ogni Regione/P.A. dovrà essere riportata in un protocollo operativo regionale che tenga in considerazione il contesto e l’organizzazione in atto, con particolare riferimento alle fasi di raccolta del campione, del consenso informato, di pre-etichettatura e di consegna ai laboratori di riferimento.

Sarà prioritariamente utilizzato il test molecolare su campione salivare. Quest’ultimo garantisce il vantaggio che la raccolta possa essere effettuata in modo autonomo in ambito familiare e il campione consegnato in punti di raccolta, minimizzando l’intervento di personale sanitario; allo stesso tempo la metodica garantisce la possibilità di processare il campione per l’eventuale sequenziamento genomico virale.

I kit molecolari per la PCR dovrebbero essere quelli che già riportano nelle indicazioni d’uso la possibilità dell’utilizzo della matrice salivare e comunque verrà effettuato, entro l’inizio del monitoraggio, un approfondimento con il Ministero della Salute su:

– l’eventuale necessità di validazione della metodica nella fase pilota della sorveglianza, alla luce delle diverse modalità di raccolta della saliva,
– l’eventuale uso di kit di test PCR senza specifiche su quella modalità
– la possibilità di utilizzo mediante auto-prelievo del campione salivare
– la questione della attuale non-validità del test salivare ai fini della certificazione verde
– il riconoscimento della non necessità di conferma con tampone naso-faringeo dei test salivari risultati positivi.

Le scuole primarie e secondarie di primo grado, saranno individuate dalle autorità sanitarie regionali d’intesa con gli uffici scolastici regionali, su base provinciale, tenendo conto della:

– rappresentatività della provincia di riferimento;
– potenziale di adesione;
– fattibilità logistica (trasporto verso i laboratori di biologia molecolare individuati).

Ogni Regione/P.A., in base alla numerosità campionaria per provincia  può selezionare uno o più plessi scolastici per ogni provincia selezionando possibilmente studenti da differenti classi. Ogni mese, inoltre, è auspicabile l’inclusione di più plessi scolastici anche in diversi comuni nella stessa provincia. Tale identificazione costituisce un’azione dinamica che tiene conto dell’andamento epidemiologico, della copertura vaccinale, della sostenibilità e auspica una rotazione sistematica delle classi/sezioni e scuole rappresentative.

Test salivari nelle scuole: periodo e metodo

test salivari verranno effettuati ogni 15 giorni con l’obiettivo di processare un totale di circa 109.000 RT-PCR mensili su scala  azionale. Verrà stabilito un calendario di riferimento dove, a ogni sessione, verranno abbinate due settimane del calendario (es. sessione 1 dal 13 al 26 settembre, sessione 2 dal 27 settembre al 10 ottobre etc). Questo permetterà alle Regioni/PP.AA. di effettuare la raccolta dei campioni per ogni specifica sessione anche in giorni diversi della stessa sessione, evitando il sovraccarico dei laboratori.

In una prima fase “di avviamento” (due mesi) le attività di raccolta dei campioni potranno essere eseguite nella sede scolastica con l’ausilio di personale sanitario, individuato dalle ASL competenti, ovvero della Difesa.

Successivamente, al fine di garantire maggior comfort familiare e rispettare le modalità di raccolta (digiuno, prima di lavare i denti, ecc.) si prediligerà la modalità di “auto-raccolta” al mattino appena svegli.

Tale fase seguirà un preventivo iter formativo per il conseguimento della necessaria confidenza con i dispositivi di raccolta (che potrebbe avvalersi, laddove disponibili, dei referenti scolastici, eventualmente coadiuvati da personale sanitario).

Tuttavia, le Regioni/PP.AA. che lo riterranno opportuno potranno non fare ricorso a questa fase di avviamento e iniziare le attività direttamente con l’auto-raccolta dei campioni di saliva da parte dei genitori.

I campioni raccolti saranno etichettati con le generalità del soggetto (nome, cognome, data di nascita), trasportati dal singolo alunno/familiare presso l’Istituto di frequenza e immessi in un apposito contenitore gestito da un referente scolastico, unitamente alla modulistica prevista dal laboratorio di riferimento.

Il monitoraggio si baserà su una adesione informata e volontaria da parte dei genitori/tutori e la sua accettazione non sarà in alcun modo vincolante sull’accesso alla scuola in presenza, così come raccomandato dal CTS.