Tampone gratuito per studenti in azienda per PCTO? Giannelli: “Il Ministero dia risposte certe”

da OrizzonteScuola

Di redazione

Pandemia e Green pass complicano l’Alternanza scuola-lavoro, ormai denominata dal 2019 con l’acronimo Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) che permettono agli studenti di affiancare alla formazione scolastica un periodo di esperienza pratica presso un ente pubblico o privato.

“I miei studenti dovrebbero essere inseriti per tre settimane in azienda e saranno equiparati ai lavoratori per legge. Dunque avranno bisogno del Green pass”, dice all’Adnkronos Amanda Ferrario, dirigente scolastica dell’Ite Tosi di Busto Arsizio in provincia di Varese, frequentato da circa 2100 studenti.

“Che facciamo dal 15 ottobre quando il green pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori? La logica dice che avranno bisogno della certificazione verde. Per i ragazzi in quarantena il tampone è convenzionato e per l’alternanza? Per garantire il diritto allo studio dovranno garantire il tampone gratuito”.

Giannelli: “Solleciteremo la risposta del Ministero dell’Istruzione”

“Solleciteremo il Ministero dell’Istruzione affinché fornisca indicazioni sull’alternanza scuola-lavoro. In particolare se le scuole dovranno pagare i tamponi gratuiti a tutti gli studenti, le cifre da stanziare saranno considerevoli”.  Così all’Adnkronos Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, Anp, che sulla possibilità di esonerare gli studenti dall’esibizione di Green pass risponde: “È una domanda senza risposta. Stiamo parlando di ingresso in aziende che stabiliscono le regole per entrare e dove ai lavoratori è richiesta la certificazione verde. Va risolta la questione tamponi. Tra il terzo e il quinto anno di secondaria superiore ci sono circa un milione e mezzo di studenti, a 10 euro a tampone significa spendere circa 15mln di euro a volta”.

La certificazione verde come sarà gestita per le gite scolastiche? “I viaggi d’istruzione non sono all’ordine del giorno – risponde Giannelli – Anche se la scuola è ripartita in presenza siamo in pandemia e bisognerà vedere se si faranno”.

Per il resto “le cose vanno avanti senza particolari scossoni. Anche da un punto di vista contagi si temeva peggio. In tutto il Paese ad oggi ci sono qualche centinaia di classi in quarantena, una goccia nel mare su 400mila classi”.

Quasi nessuna criticità sui prof in cattedra: “La regione con maggiori problemi è il Lazio”, dove ancora le lezioni sono ad orario ridotto.