La scuola degli anni ‘30

La scuola degli anni ‘30

di Maurizio Tiriticco

Negli anni trenta – sono nato nel 1928 – le scuole elementari aprivano il primo ottobre! Noi bambini con il grembiule blu e le bambine con il grembiule bianco: le differenze di classe sociale erano così… “ricoperte”…letteralmente! Al collo fiocchi bianchi. Classi maschili e classi femminili: la classi miste verranno più tardi. Maestra unica; i maestri c’erano, ma non “abbondavano”. Sui banchi biposto, spesso scomodissimi – e tante ore seduti!!! – su appositi buchi erano collocati due calamai con inchiostro nero; riempiti ogni tanto dal bidello, sempre con rigoroso camice grigio. Avevamo le penne, quelle con il pennino, che poi spesso si spuntava… e, se non avevi quello di ricambio nell’astuccio di legno, non scrivevi più! Matite e pastelli portati da casa. Idem per i quaderni. I libri di testo erano solo nazionali, tutti eguali e approvati dal Ministero dell’Educazione Nazionale. Con molte pagine inneggianti all’era fascista e alle opere del regime!!! Ci ritenevamo fortunatissimi! Orgogliosi di essere Balilla e Piccole Italiane!

Prime classi elementari: disegni di castagne, perchéerano di stagione, e di caravelle, anch’esse a loro modo di stagione: tutti eseguiti con i pastelli “rigorosamente” Fila, conservati in numero di dieci in bustine di cartone con il disegno di Cimabue che osserva il piccolo Giotto disegnare un cerchio perfetto su di una roccia. In genere gli argomenti trattati nonché disegnati era due:

A) il primo; la spedizione di Cristoforo Colombo. Il grande navigatore genovese partì il 3 agosto del 1492 dal porto di Palos de la Frontera, in Andalusia, con le tre caravelle, la Nina, la Pinta e la Santa Maria; ovviamente con la benedizione dei regnanti di Spagna, Ferdinando di Aragona ed Isabella di Castiglia. Le caravelle toccarono il suolo americano – ma Colombo pensava di avere toccato le coste asiatiche – il successivo 12 ottobre: una navigazione di poco più di due mesi! E con i marinai che, un giorno sì e un giorno no, stanchi della navigazione e spaventati dall’ignoto – che ignoranti! – provavano a ribellarsi per tornare indietro. Ma Colombo li rassicurava, ed anche con qualche minaccia (il comandante sono io!!!). Perché sapeva bene che la terra era rotonda e che, prima o poi, sarebbero finalmente sbarcati sulle coste del continente asiatico!!! Così pensava, ma poi… dovette ricredersi: si trattava solo di un’isoletta! Furono tutti salvi! L’isola venne chiamata San Salvador! Perché erano arrivati sani e salvi! E non a caso l’isola fu denominata San Salvador! Che oggi con tutta probabilità appartiene all’arcipelago delle Bahamas. Il 12 ottobre un italiano scopre un continente! Quale modo migliore per dare inizio ad un anno scolastico? E il Duce ci teneva! E come! Colombo è Colombo, un genovese di ferro! Un italiano!

B) il secondo argomento: la castagna! Un frutto di stagione! Tipico allora – ma penso anche oggi – di tante nostre montagne! Buonissima arrosto o lessa! E poi c’era il castagnaccio! Fuori delle scuole in quegli anni all’uscita c’erano spesso carretti in cui si vendevano due prelibatezze… almeno per i gusti di noi studentelli stanchi e affamati: castagne arrosto e pere cotte! L’uscita di scuola di noi bambini era sempre chiassosa e ridente! E si correva! Rischi di finire sotto un’auto non ce n’erano! Le automobili erano molto rare. Felici anni trenta! Ma poi vennero i quaranta e le follie del “nostro amato Duce”. Che aveva fondato una nuova era, dopo quella cristiana, l’”era fascista”. E noi alunni sui compiti indicavamo sempre le due ere, d’obbligo. Ricordo anche benissimo che, in periodo di guerra, con tanta penuria di pasticcini (lo zucchero razionato, il caffè una rarità, sostituito da strane bevande, ricavate da ogni sorta di ingredienti, piselli, fagioli, segale…) le pasticcerie erano una tristezza! Dolci poco o nulla! E vendevano soprattutto fette di castagnaccio. Per noi bambini buonissimo…

Ma gli anni correvano! E la pace, anno dopo anno,cominciò ad essere… aggredita! Forse perché la prima guerra mondiale non aveva insegnato nulla! E così vennero nuove guerre! La guerra d’Etiopia (dal 3 ottobre 1935 al 5 maggio 1936), con cui conquistammo l’Etiopia; ed il nostro Re Vittorio Emanuele III, che era diventato anche Re di Albania (conquistata il 7 aprile 1939), ne divenne Imperatore. Epoi la guerra di Spagna (dal 17 luglio 1936 al primoaprile 1939). E poi e poi… la seconda guerra mondiale! Che interessò e sconvolse il nostro Paese dal 10 giugno 1940 all’8 settembre 1943. Ma finiamola qui! E la mia infanzia? E i miei sogni? Nulla di nulla!Dovetti attendere fino a un radioso 25 aprile!