Ok del Consiglio dei ministri al Piano di azione pluriennale per bambini 0-6 anni

da Il Sole 24 Ore

Riparizione del fondo annuale da 309 mln per il quinquennio 2021-2025 e definizione dettagliata degli interventi da programmare e realizzare

di Redazione Scuola

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha deliberato l’adozione del Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini di età compresa tra zero e sei anni per il quinquennio 2021-2025. Il testo – spiega Palazzo Chigi – è stato condiviso con il ministero dell’Economia e delle finanze, le Regioni e l’Anci ed è stato oggetto di intesa in sede di Conferenza unificata.

La ripartizione

Il Piano prevede, per il quinquennio 2021/2025, la ripartizione di un Fondo annuale per 309 milioni di euro e definisce dettagliatamente gli interventi da realizzare, prevedendo che ciascuna Regione e Provincia autonoma assegni: una quota del contributo statale annuale non inferiore al 7% agli interventi di formazione continua in servizio del personale educativo e docente e promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali; una quota del contributo statale annuale non inferiore al 10% agli interventi per nuove costruzioni, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza meccanica e in caso di incendio, risparmio energetico e fruibilità di stabili di proprietà delle amministrazioni pubbliche, spese di gestione, in quota parte, dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, in considerazione dei loro costi e della loro qualificazione. Il decreto di riparto, a firma del ministro, dovrà prevedere, per ciascuna Regione e Provincia autonoma un contributo suddiviso in quota stabile, quota variabile e quota perequativa, quest’ultima prevista per finalità di riequilibrio territoriale.