Concorso straordinario secondaria: prova disciplinare unica entro il 31 dicembre

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da Tuttoscuola

Se il concorso STEM di quest’estate poteva essere considerato un antipasto delle procedure concorsuali annunciate, i concorsi scuola previsti per il 2022 potrebbero diventare un’abbuffata, indigesta. Oltre ai concorsi ordinari di infanzia, primaria e secondaria quasi pronti ai nastri di partenza, è imminente il varo di un nuovo concorso per DSGA, mentre sono attesi i bandi del concorso per dirigenti tecnici e per docenti di religione, nonché due altre procedure straordinarie riservate agli amministrativi f.f. di DSGA e a docenti della secondaria, in entrambi casi con particolare anzianità di servizio. Per il concorso straordinario secondaria (il precedente con 32mila posti si è concluso negli ultimi mesi lasciando vacanti 10mila posti) è intervenuta una norma ad hoc.

In sede di conversione del DL 73/2021, nell’art. 59 è stato infatti inserito il comma 9-bis che prevede “In via straordinaria, per un numero di posti pari a quelli vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2021/2022 che residuano dalle immissioni in ruolo effettuate, una procedura concorsuale straordinaria per regione e classe di concorso  riservata ai docenti non compresi tra quelli di cui  al  comma  4  che  abbiano svolto,  entro  il  termine  di  presentazione   delle   istanze   di partecipazione, un servizio nelle istituzioni scolastiche statali  di almeno tre anni  anche  non  consecutivi  negli  ultimi  cinque  anni scolastici”.

Viene precisato che ciascun candidato potrà partecipare alla procedura in un’unica regione e  per  una  sola classe di concorso per la quale abbia maturato almeno una annualità di servizio.

È prevista una prova disciplinare da svolgersi entro il 31 dicembre 2021 (tra due mesi!), in base alla quale verrà determinata la graduatoria dei vincitori, tenendo conto anche della valutazione dei titoli.

I candidati vincitori  collocati  in  posizione  utile  in  graduatoria parteciperanno, con oneri a proprio carico, a un percorso di formazione, anche in  collaborazione  con  le  università,  che  ne  integra  le competenze professionali e che prevede una prova conclusiva,  secondo modalità definite dal decreto del Ministro dell’istruzione.

In caso di positiva valutazione del  percorso  di formazione e della prova conclusiva il candidato è assunto  a  tempo indeterminato a decorrere dal 1° settembre 2022 sui posti  vacanti  e disponibili.