Supplenze Covid, il governo dà il via libera alla proroga fino a giugno 2022

da OrizzonteScuola

Di Andrea Carlino

Il governo, al termine della riunione del Consiglio dei Ministri per l’approvazione del documento di programmazione del bilancio, ha approvato la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19.

La proroga dei contratti per il personale scolastico era una misura attesa e auspicata dai sindacati. Le supplenze riguardano, come è noto, sia il personale docente che quello Ata (collaboratori scolastici e amministrativi).

Il comunicato del governo, però, per essere precisi, parla di “insegnanti”, attendiamo specifica ufficiale del Ministero dell’Istruzione in merito alla nota emessa da Palazzo Chigi dopo la riunione del Consiglio dei Ministri.

Non è finita qui: il via libera dopo la riunione governativa non significa che la proroga fino a giugno dei contratti Covid sia valida già da mercoledì 20 ottobre. Tutt’altro.

La misura non è stata ancora approvata dal Parlamento con il varo definitivo della Legge di Bilancio (il disegno di legge deve ancora essere varato dal Governo e consegnato alle due Camere). Dunque, allo stato attuale, la situazione rimane quella vigente.

Prima del 30 dicembre, però, arriverà la proroga fino a giugno dei contratti Covid, vista la volontà del governo di andare in questa direzione.

Misure previste anche per l’Università: viene aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza e viene creato un nuovo fondo per la ricerca applicata. Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono portate in via permanente a 12.000 l’anno.

I provvedimenti in Legge di Bilancio

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il “Documento programmatico di bilancio per il 2022”, che illustra le principali linee di intervento che verranno declinate nel disegno di legge di bilancio e gli effetti sui principali indicatori macroeconomici e di finanza pubblica.

I principali interventi riguardano i seguenti ambiti:

  1. FISCO: si prevede un primo intervento di riduzione degli oneri fiscali; il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax; il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. Si stanziano risorse per contenere gli oneri energetici nel 2022.
  2. INVESTIMENTI PUBBLICI: vengono previsti stanziamenti aggiuntivi per le amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036; viene aumentata la dotazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030; vengono stanziate risorse per il Giubileo di Roma e per le Olimpiadi di Milano-Cortina.
  3. INVESTIMENTI PRIVATI E IMPRESE: sono prorogate e rimodulate le misure di transizione 4.0 e quelle relative agli incentivi per gli investimenti immobiliari privati. Vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi, la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese.
  4. SANITÀ: il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia COVID-19.
  5. SCUOLA, RICERCA E UNIVERSITÀ: viene aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza e viene creato un nuovo fondo per la ricerca applicata. Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono portate in via permanente a 12.000 l’anno. Viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19.
  6. REGIONI ED ENTI LOCALI: viene incrementato il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale e vengono stanziate risorse aggiuntive per gli enti locali per garantire i livelli essenziali a regime per asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale.
  7. POLITICHE SOCIALI: Il livello di spesa del Reddito di cittadinanza viene allineato a quello dell’anno 2021, introducendo correttivi alle modalità di corresponsione e rafforzando i controlli. Vengono previsti interventi in materia pensionistica, per assicurare un graduale ed equilibrato passaggio verso il regime ordinario, e si dà attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali. Il congedo di paternità di 10 giorni viene reso strutturale.