Dall’atto d’indirizzo: la scuola ha il dovere imprescindibile di garantire il diritto allo studio

da La Tecnica della Scuola

Fra le otto priorità individuate dal Ministero dell’Istruzione per il triennio 2022/2024, una è rivolta ad assicurare e garantire il diritto allo studio.

Il diritto allo studio

Il diritto allo studio è uno dei diritti riconosciuti dalla nostra carta costituzionale e come tale rientra tra i diritti riconosciuti e garantiti della persona umana non solo nella dimensione individuale, ma anche nella sfera sociale in cui si sviluppa la personalità di ogni singolo individuo.

La scuola in quanto istituzione intenzionalmente educativa dello Stato, ha il dovere imprescindibile di promuovere e garantire il diritto allo studio contrastando ogni forma di disuguaglianza e disparità di condizioni tra gli alunni.

Linee d’intervento

Il documento ministeriale, per ognuno delle otto priorità, indica delle linee d’intervento operative.

Per la realizzazione del diritto allo studio sono individuate le seguenti linee operative e i conseguenti impegni ministeriali.

  • Contrasto alla dispersione scolastica, riduzione della povertà educativa e dei divari territoriali.
  • Inclusione scolastica
  • Riorganizzazione del sistema scolastico

Contrasto alla dispersione scolastica

Il ministero intende mettere in atto delle azioni mirate per quelle scuole che hanno registrato maggiori difficoltà in termini di rendimento attraverso la programmazione d’iniziative adeguate ai bisogni degli studenti.

Per far ciò s’intende realizzare una piattaforma dedicata a iniziative di mentoring, counselling e orientamento attivo e professionale, la cui gestione sarà effettuata in collaborazione con l’INVALSI e dei CTS per i soggetti con disabilità.

Inclusione scolastica

L’inclusione scolastica prevede un’azione operativa attraverso la promozione di prassi educative inclusive, utilizzo di nuove tecnologie e di pratiche sportive.

Tutto ciò attraverso:

  • Un aumento dell’organico di sostegno.
  • Una formazione continua del personale docente.
  • Un concreto supporto all’autonoma progettazione delle istituzioni scolastiche.

Riorganizzazione del sistema scolastico

Da quanto dichiarato nel documento, sembrerebbe esserci la volontà del Ministro di:

  • Razionalizzare il dimensionamento della rete scolastica.
  • Ridurre il numero di alunni per classe.

Per far ciò diventa opportuno e indispensabile rivedere il decreto 81 del 20 marzo 2009 avente per oggetto “norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola”.