Piano didattico personalizzato (PDP): la famiglia dello studente può non firmare?

da OrizzonteScuola

Di redazione

Cosa succede se la famiglia non firma il piano didattico personalizzato? E’ una delle domande che spesso ci vengono poste. Seguendo le linee guida del 2011 proviamo a spiegare come stanno le cose.

In base al testo delle Linee Guida 2011, la famiglia “condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati ed è chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di Classe – nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso – ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili”.

Pertanto, con il PDP,  vengono fissate e attivate tutte le misure previste e indicate al suo interno e quindi la famiglia deve leggerlo attentamente per approvarne il contenuto. Questo vuol dire che può chiedere alla scuola di modificarlo prima della firma, evidenziando per iscritto le modifiche e le integrazioni da apportare.

Ma la famiglia può anche non firmare il documento. In tal caso la scuola può solo attenersi al “rispetto delle diversità individuali”, come riporta la legge 53/2003 “per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.”