Deroga alle classi pollaio nelle aree disagiate e più fondi ai presidi

da Il Sole 24 Ore

Nel testo finale del Ddl di bilancio anche 100 milioni in più per l’assistenza agli studenti disabili. Confermata la proroga a giugno per i docenti Covid, non per gli Ata

di Eugenio Bruno

A fronte di due conferme – la proroga fino a giugno dell’organico Covid limitata per i soli prof e l’introduzione dell’educazione motoria a partire dalla quinta primaria – nella versione finale del Ddl spuntano altrettante novità. La prima sulle classi pollaio. Per ridurre il loro impatto nelle aree disagiate e, dunque, a più alto rischio dispersione arriva una prima deroga ai parametri di numerosità degli alunni. Sulla base di un decreto successivo dell’Istruzione. La seconda riguarda invece i dirigenti scolastici che, anche in virtù del surplus di lavoro connesso alla pandemia, incassano 20 milioni per le loro retribuzioni di parte variabile.

La deroga sulle classi pollaio

Come detto l’effettiva portata della deroga ai criteri per la formazione delle classi previsti dal Dpr 81/2009 – e cioè a da un minimo di 18 a un massimo di 26 (con deroga a 29) alla scuola dell’infanzia, da 15 a 26 (con deroga a 27) alla scuola primaria; da 18 a 27 (con deroga a 30) alle secondaria di primo grado; da 27 a 30 fino a +10% alle scuole superiori – sarà decisa da un successivo Dm. Che dovrà stabilire, tra le altre cose, gli indicatori di status sociale, economico, culturale e di dispersione scolastica da utilizzare per individuare le scuole beneficiarie della deroga e la quota massima dell’organico del personale docente da destinare alle classi costituite in deroga e conseguentemente il numero delle predette classi.

La retribuzione dei presidi

Altra novità, come detto riguarda i presidi. II Fondo unico nazionale (Fun) per il finanziamento delle retribuzioni di posizione e di risultato, di cui all’articolo 4 del Ccnl. – Area V della dirigenza – del 15 luglio 2010, biennio economico 2008-2009, è incrementato di 20 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022, al lordo degli oneri a carico dello Stato. Importi che, per esplicita previsione della norma – «sono destinati alla retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici».

Più fondi per gli studenti disabili

Degna di nota è anche l’istituzione nel pacchetto di misure destinate alla famiglia di uno stanziamento aggiuntivo di 100 milioni per l’assistenza agli studenti disabili. Più nel dettaglio viene istituito un fondo ad hoc «per il potenziamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado». delle risorse coinvolte, 70 milioni sono destinati alle Regioni e 30 ai Comuni.
Una misura che fa il paio con l’incremento dei finanziamenti, già contenuta nella bozza iniziale, per il trasporto scolastico degli alunni con disabilità. A tal fine il Ddl stanzia 50 milioni di euro per il 2023, 80 milioni di euro per il 2024,100 milioni di euro per il biennio 2025/26 e 120 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027.