Legge di Bilancio: proroga per 18mila docenti Covid, educazione motoria alla primaria e classi pollaio

da Tuttoscuola

La legge di bilancio in arrivo in Parlamento stanzia 300 milioni nel 2022 per il prolungamento dei contratti a termine per i docenti Covid: secondo quanto si apprende dalla relazione tecnica alla legge di bilancio, con i fondi stanziati, si potranno “prorogare circa 18mila contratti, da gennaio a giugno”. Sempre nella relazione tecnica si sottolinea ancora come lo stanziamento aggiuntivo per la valorizzazione della professionalità docente sia di 210 milioni a decorrere dal 2022. Prevista inoltre la graduale introduzione dell’insegnamento dell’educazione motoria nelle classi quarte e quinte della scuola primaria da parte di docenti ad hoc. Incrementate le risorse per i presidi e previsti interventi per le classi pollaio. Ma andiamo con ordine.

L’educazione motoria (qui il nostro Report scaricabile gratuitamente) sarà introdotta prevedendo non più di due ore settimanali di insegnamento aggiuntive. Si potrà accedere a questo  insegnamento a seguito del superamento di specifiche procedure concorsuali abilitanti. Il docente di educazione motoria nella scuola primaria viene equiparato, ai docenti del medesimo grado di istruzione e non può essere impegnato negli altri insegnamenti della scuola primaria.

La legge di bilancio prevede inoltre il finanziamento aggiuntivo destinato alla retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici. L’aumento è di 20 milioni di euro a decorrere dal 2022 del Fun (Fondo unico nazionale), e ha l’obiettivo di adeguare la retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici in relazione alla complessità e alla gravosità delle attività che sono chiamati a svolgere. Qui il commento di Maddalena Gissi, segretaria della Cisl Scuola alla relazione tecnica su questa parte.

Ne abbiamo già parlato qui: nella legge di bilancio è inserita una norma che consente al ministero dell’Istruzione di istituire classi in deroga ai limiti dimensionali oggi previsti al fine di favorire la migliore fruizione del diritto all’istruzione anche da parte di soggetti svantaggiati collocati in classi con numerosità prossima o superiore ai tetti attualmente fissati dalla normativa vigente.