Sciopero scuola, inevitabile la decisione dei sindacati. Si parla del 10 dicembre come di possibile data

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da La Tecnica della Scuola

Fallito il tentativo di conciliazione fra Governo e i 4 sindacati del comparto scuola che avevano proclamato lo stato di agitazione (Cgil, Uil, Snals e Gilda), a questo punto è molto probabile che dalla generica “mobilitazione” si passi allo sciopero.
Per il momento non c’è ancora nulla di ufficiale, ma i 4 sindacati hanno convocato una conferenza stampa per la mattinata di mercoledì 24 nel corso della quale verranno comunicate le decisioni finali.
Ma intanto circola con insistenza la voce secondo cui lo sciopero potrebbe essere fissato per il 10 dicembre, anche perché dalla settimana successiva dovrebbe prendere avvio al procedura per i concorsi ordinari nel corso della quale potrebbe essere complicato scioperare.

Il fatto è che la distanza fra le richieste sindacali e l’offerta del Governo è troppo ampia e, in alcuni casi, del tutto incolmabile.
Per esempio per quanto riguarda il rinnovo del contratto non c’è molto da fare anche perché – come abbiamo più volte scritto – eventuali stanziamenti inseriti nella legge di bilancio 2022 potrebbero servire per il contratto del triennio 2022/24 e non certamente per quello di cui si discute in questa fase.
Ma i sindacati non si limitano a chiedere adeguati aumenti stipendiali.
La piattaforma è ampia e variegata: si va dalla diminuzione del numero di alunni per classe, all’incremento degli organici fino alla cancellazione dei vincoli alla mobilità e alla riduzione del precariato.
Si tratta insomma di richieste che – a conti fatti – potrebbero valere svariati miliardi all’anno che, allo stato attuale, il Governo non intende o non è in grado di stanziare.

Per intanto prosegue il nostro sondaggio proprio sulla questione dello sciopero; finora hanno risposto alcune centinaia di lettori, in larga misura docenti (due su tre affermano che intendono aderire).