Green Pass trasporti

Green Pass trasporti. Rete Studenti critica: “Studenti sempre responsabili, serve garantire il diritto allo studio”
Da lunedì 6 dicembre entrerà in vigore l’obbligo di certificato verde anche sui mezzi di trasporto pubblico. Una misura che rientra, nella visione del Governo, nella più ampia manovra di contenimento dei contagi in seguito anche alla diffusione della nuova variante Omicron.
Una misura che, però, non risulta coerente con le decisioni prese in campo scolastico. Per seguire le lezioni in presenza negli istituti superiori, infatti, non è richiesto il Green Pass. La Rete degli Studenti Medi è fortemente critica rispetto l’introduzione del Pass sui mezzi pubblici, in quanto, dicono dal Sindacato Studentesco, non prenderebbe in considerazione le complessità che la fascia 14-18 anni vive. 
“Il Green Pass ha diverse criticità” spiega Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi “Gli studenti e le studentesse hanno dimostrato di essere una delle fasce di età più responsabili durante la Pandemia, rispettando le regole durante i periodi di chiusura prima e vaccinandosi in massa dopo. Una parte consistente di studenti per lo più minorenni, però, pur volendo non ha accesso alla vaccinazione per contesti familiari infelici che condizionano fortemente le loro azioni. La soluzione più coerente con il diritto alla salute è per noi da sempre l’obbligo vaccinale, strumento che permetterebbe di superare le contraddizioni che il Green Pass mette in luce. Chiediamo intanto che gli studenti e le studentesse vengano esonerate dall’obbligo di Green Pass sui mezzi pubblici, così come lo sono stati dall’obbligo a scuola: non possiamo accettare che si torni in dad per tutte quelle studentesse e studenti che vorrebbero vaccinarsi ma questo non viene loro permesso e che si troverebbero di fatto esclusi dalle lezioni in presenza, senza la possibilità di recarsi a scuola con i mezzi pubblici”.