Bozza di regolamento per il reclutamento dei DS: le criticità secondo i presidi

da Tuttoscuola

Lo scorso 13 dicembre, in videoconferenza, si è svolto l’incontro di informativa e confronto sulla bozza di regolamento per il reclutamento dei dirigenti scolastici. L’Amministrazione, rappresentata dal Dott. Filippo Serra e dalla Dott.ssa Azzurra Mottolese, ha sin da subito invitato le Organizzazioni sindacali a formulare osservazioni di carattere generali sulla bozza sottoposta alla loro attenzione. L’ANP, l’Associazione Nazionale Presidi, ha rappresentato alcune criticità, riservandosi comunque di far pervenire un documento riportante le proprie osservazioni puntuali.

Nello specifico, i presidi hanno richiesto che l’Amministrazione presti particolare attenzione alle seguenti azioni:

  • coordinare la tempistica del nuovo bando con la garanzia della mobilità dei dirigenti scolastici immessi in ruolo all’esito dell’ultimo concorso. A questo proposito l’ANP ha ribadito la richiesta di inserire nella legge di bilancio una specifica previsione per estendere dal 30% al 100% il limite massimo di sedi disponibili per la mobilità interregionale per l’a.s. 2022/2023
  • garantire la necessaria cura nella realizzazione delle procedure organizzative al fine di minimizzare le aggressioni mediante ricorso, soprattutto là dove si prevede lo svolgimento della prova orale in videoconferenza
  • prestare attenzione alla scelta e alla correttezza dei quesiti della prova preselettiva, in considerazione della non prevista pubblicazione della banca dati e della possibilità di effettuare più sessioni
  • scegliere sedi dotate di adeguate attrezzature informatiche, di connettività e con ambienti aventi capienza tale da garantire lo svolgimento delle prove in sicurezza anche nel caso di inasprimento della pandemia
  • prevedere adeguata remunerazione per le commissioni garantendone la conciliabilità delle procedure e delle operazioni concorsuali con le esigenze del lavoro
  • assicurare un’adeguata considerazione alle competenze in inglese e informatica, la cui incidenza sul punteggio complessivo è, nella bozza, pressoché irrilevante. Fino a quando il punteggio minimo di superamento delle prove è inferiore a quello massimo ottenibile senza risolvere i quesiti o le prove orali di informatica e lingua non sarà possibile radicare queste indispensabili competenze nella PA. Tutto ciò in evidente contrasto con il PNRR che punta a innovarla e a digitalizzare e internazionalizzare il Paese
  • fare in modo che il personale selezionato sia preparato ad affrontare il ruolo complesso che lo attende. A tal fine, l’ANP ha chiesto di ripristinare la previsione del tirocinio, di valorizzare i titoli professionali che – nella bozza – hanno un peso inferiore a quelli culturali, di curare le attività di accompagnamento nel periodo di prova (dalla tempestività della nomina del tutor a un adeguato monte ore di formazione che attualmente è definito solo nel minimo e non nel massimo)
  • valorizzare, nell’ottica di favorire la diffusione di pratiche didattiche innovative e inclusive, i ruoli di animatore digitale e membro del GLI
  • riconoscere adeguatamente gli incarichi di funzione strumentale e coadiutori ai sensi dell’art. 1, c. 83, L. n. 107/2015, equiparati nella bozza ai membri del Comitato di valutazione.

L’Amministrazione, nel prendere atto di tali osservazioni, si è riservata di valutarle per la stesura del testo definitivo del regolamento congiuntamente a quelle di dettaglio che l’ANP farà pervenire in breve tempo.