Rossi Doria tranquillizza la scuola: ci sono fondi, il concorsone continuerà

da la Repubblica

Rossi Doria tranquillizza la scuola: ci sono fondi, il concorsone continuerà

Il sottosegretario all’Istruzione esclude eventuali provvedimenti che metterebbero ancora più in difficoltà gli istituti nelle ultime settimane di vita del governo Monti. “Ci tengo a rassicurare sulla certezza dei finanziamenti”

di Salvo Intravaia

Marco Rossi Doria a tutto campo: fondi, concorsone e Indicazioni nazionali. Il sottosegretario all’Istruzione tranquillizza il mondo della scuola sui pericoli, paventati da alcuni organi di informazione, su eventuali provvedimenti dell’ultimo momento che metterebbero ancora più in difficoltà insegnanti, alunni e dirigenti scolastici. E assicura che nelle ultime sette settimane del governo Monti la scuola non avrà brutte sorprese. “Siamo in una fase di transizione davvero complicata e stiamo cercando di gestirla nel migliore dei modi: con buon senso, per cercare di portare in porto almeno l’ordinaria amministrazione”.

Dopo il pagamento degli scatti stipendiali bloccati dal precedente governo, si era diffusa la paura che i fondi per il cosiddetto Miglioramento dell’offerta formativa – quasi un miliardo e 300 milioni, prima della sforbiciata per pagare gli scatti – venissero ulteriormente decurtati. Ma Rossi Doria comunica che il “decreto è ormai pronto”. E fra poche settimane le scuole dovrebbero ricevere quelle somme che consentiranno, anche se ad anno scolastico abbondantemente avviato, di programmare le attività fino a giugno. “Ci tengo a tranquillizzare sulla certezza dei finanziamenti”.

E interviene, precisando, anche sul comma contenuto nella legge di Stabilità che riguarda i finanziamenti per il cosiddetto Funzionamento didattico e amministrativo. “Scuole finanziate in base ai risultati? Sì, ma solo per quel che riguarda la loro capacità di adeguarsi alla disposizione che prevede che gli acquisti di materiali e servizi – dalla cancelleria all’assistenza tecnica per fotocopiatrici o altro – vengano fatti attraverso il Mepa, il mercato elettronico della Pubblica amministrazione. Non si tratta quindi in alcun modo di una norma tendente a premiare o a punire le scuole”.

E per quelle istituzioni scolastiche in grande difficoltà a pagare supplenti e fornitori è in arrivo una buona notizia: “Il ministero ha previsto uno stanziamento straordinario – spiega il sottosegretario – di 54,4 milioni di euro che andranno alle mille scuole circa che hanno avanzato richieste circostanziate”. Nei mesi scorsi, il ministero aveva avviato un monitoraggio per verificare le reali condizioni finanziarie delle scuole. Niente più, quindi, finanziamenti senza reali esigenze. Ma a temere – per la chiusura anticipata della legislatura e per le incognite sul nuovo esecutivo – in questi giorni, sono anche gli 88 mila precari e aspiranti docenti che hanno superato la prova preselettiva del concorsone a cattedre, bandito dopo ben 13 anni di attesa.

“Il concorsone – precisa Rossi Doria – continuerà. Il 15 gennaio in Gazzetta verranno pubblicate le date per la prove scritte e riteniamo che si possa arrivare fino alla fine della selezione senza rallentamenti”. L’obiettivo dichiarato del ministro Francesco Profumo è quello di concludere l’intera procedura entro agosto per assumere gli 11.542 vincitori di concorso entro il primo settembre di quest’anno.

E le prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio e il conseguente avvicendamento a Palazzo Chigi non dovrebbero interferire, a parere di Rossi Doria, neppure sulle Indicazioni nazionali del primo ciclo riscritte da viale Trastevere. “Anche sulle indicazioni nazionali del primo ciclo, all’interno delle quali troviamo le linee guida sulle competenze e le conoscenze che devono avere gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado alla fine dei rispettivi percorsi di studio, si sta procedendo senza rallentamenti. Abbiamo in tal senso attivato le cosiddette Misure di accompagnamento: un comitato scientifico che dialoga con le scuole e gli insegnanti affinché le Indicazioni recepiscano i suggerimenti della base e siano condivise. Il ministero sta anche cercando di rispondere alle esigenze di formazione manifestate dai docenti in questo senso”.