Il Garante scrive a Profumo: “La scuola si attivi contro i pericoli di Internet”

da lastampa.it

il 28 gennaio la Giornata europea della privacy

Il Garante scrive a Profumo: “La scuola si attivi contro i pericoli di Internet”

Lettera aperta di Soro al ministro dell’Istruzione dopo il “caso Novara”: l’educazione al rispetto on-line venga insegnata in classe

 «Unire gli sforzi» nella battaglia «per garantire il rispetto a ognuno di noi, a partire dai più giovani che sono i più esposti ai pericoli di una terra incognita qual è spesso Internet»: è il senso della lettera aperta del Garante Privacy Soro al ministro dell’Istruzione Profumo dopo i recenti suicidi e contro il cyberbullismo.
«Gli ultimi terribili casi di giovanissimi che hanno deciso di porre fine alla loro vita per essersi sentiti violati nella loro dignità da insulti e offese diffusi on line così laceranti per loro da indurli a questo gesto estremo, pongono con forza la necessità inderogabile di affrontare il tema dell’uso responsabile dei social network», esordisce Soro nella lettera, riferendosi a recenti casi della ragazza che si è suicidata a Novara e del giovane che si è tolto la vita a Roma e annunciando la presentazione, sul sito dell’Autorità, di «un video di istruzioni per l’uso dei social network» in occasione della Giornata europea della privacy del 28 gennaio.
«Non si tratta solo dei pericoli legati all’autoesposizione, al divulgare senza remore anche gli aspetti più intimi, al postare foto e video di cui soprattutto i giovani potrebbero pentirsi in futuro. I rischi che stiamo – sottolinea Soro – sperimentando riguardano l’enorme potenziale di danno che, come nel caso del cyberbullismo, i nuovi strumenti di comunicazione, proprio per la loro stessa primaria qualità di raggiungere con un click un numero elevatissimo di persone, portano con sé».
Di qui la richiesta al ministro «e a tutta la realtà della scuola, affinché il tema della tutela della riservatezza e della dignità delle persone nel mondo on line venga assunto come momento imprescindibile di formazione dei nostri giovani. È aiutandoli a conoscere realmente gli strumenti che abitualmente usano, ma di cui spesso ignorano i pericoli, che potremmo garantire loro un’autentica capacità di costruire se stessi, di sviluppare in libertà e armonia la loro identità». «La sua adesione all’iniziativa dedicata proprio ai social network e al corretto uso delle nuove tecnologie, con la quale la nostra Autorità intende quest’anno celebrare il prossimo 28 gennaio la Giornata europea della protezione dei dati personali, è lì del resto a testimoniare, oltre che la sua personale sensibilità sul tema e il concreto impegno fin qui prodigato, anche questo comune obiettivo», conclude il Garante.