V. Ferro Allodola, L’apprendimento tra mondo reale e virtuale

V. Ferro Allodola, L’apprendimento tra mondo reale e virtuale. Teorie e pratiche, ETS, Pisa 2021, pp. 265

di Maria Buccolo

Come apprendiamo? Come facilitare un apprendimento che sia realmente in grado di trasformarci come persone? Come farlo integrando le nuove tecnologie?

Il volume cerca di rispondere a questi interrogativi, a partire da un approfondimento delle tre principali teorie di base: comportamentismo, cognitivismo e costruttivismo, per arrivare alla prospettiva enattiva, che ha aperto innovativi scenari di ricerca nell’interconnessione tra processi cognitivi, corpo e ambiente.

Superando, dunque, la tradizione cartesiana della separazione tra corpo e mente e del primato del pensiero sul mondo sensibile – che ha portato a concepire gli studenti come “vasi da riempire” di nozioni – il volume evidenzia l’urgenza di promuovere un apprendimento riflessivo e trasformativo, in grado di cambiare le nostre prospettive e rappresentazioni sul mondo frutto, molto spesso, di modelli culturali diffusi soprattutto nella rete e nei social in particolare.

La pandemia, a riguardo, ci ha mostrato il grande lavoro della scuola e delle altre istituzioni formative nello sperimentare forme di didattica digitale, che ormai tutti conosciamo.

L’Autore accompagna il lettore in un articolato percorso che vede, nel secondo Capitolo, le forme di apprendimento nelle organizzazioni e, a seguire, una ricca ed esaustiva presentazione delle architetture e delle strategie didattiche mediante le quali è possibile progettare i processi di insegnamento e apprendimento (a scuola e nei luoghi di formazione): comportamentale, collaborativa, esplorativa, metacognitivo-autoregolativa, simulativa e recettiva. All’interno di tali architetture, si esplicitano le diverse strategie possibili nelle pratiche didattiche, mettendo in luce punti di forza e di criticità. Qui, docenti e formatori possono trovare una “cassetta degli attrezzi” per le pratiche didattiche quotidiane.

L’ultima parte del volume, infine, si concentra sull’integrazione tra mondo reale e virtuale, partendo da una disamina del rapporto tra tecnologie dell’istruzione e teorie dell’apprendimento, passando per l’inclusione mediata dalla tecnologia, per approdare – come le definisce Ferro Allodola – alle “nuove” responsabilità della Pedagogia, ovvero alla triade Realtà Aumentata-Realtà Virtuale-Intelligenza Artificiale.

Molto interessanti queste pagine che ricostruiscono il portato innovativo (certamente non privo di grandi rischi per la società) delle ultime tecnologie disponibili, nel tentativo di far riflettere il lettore senza giudicare aprioristicamente gli effetti nello sviluppo umano. La Pedagogia, a riguardo, deve assumere (coraggiosamente) rispetto a queste tematiche degli impegni precisi, che sono quelli di indagare, comprendere e valutare i rischi, ma anche le potenzialità che le nuove tecnologie recano in se nelle pratiche pedagogiche, formative e professionali.

Tale impegno richiesto alla Pedagogia, è corroborato anche dal documento dell’Unione Europea NGEU (Next Generation EU) e dal PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza), che puntualizzano le parole chiave per riprogettare il futuro post Covid-19: inclusione, sostenibilità  e personalizzazione degli apprendimenti.

Il volume si delinea come guida teorico-pratica sui processi di apprendimento e insegnamento e si rivolge agli studiosi dei processi formativi, pedagogisti, educatori, dirigenti scolastici e docenti di ogni ordine e grado.