Iscrizioni on line a scuola? I presidi: «Meglio la carta»

da IlGiornale.it

Iscrizioni on line a scuola? I presidi: «Meglio la carta»

La richiesta è ufficiale e arriva niente di meno che dai dirigenti delle scuole in una lettera firmata «Disal» (Dirigenti scuole autonome e libere) e indirizzata al ministero dell’Istruzione.

Cinque punti con un titolo semplice e chiaro: «Obbligo iscrizioni on line: Disal chiede revisione della procedura» mantenendo ancora per quest’anno il sistema misto, cartaceo e on line a scelta. A loro parere in Italia solo il 43 per cento delle famiglie usa internet. Pur riconoscendo il merito per l’operazione «Scuola in chiaro» ritengono che ancora non ci siano le condizioni per dare avvio alla rivoluzione digitale. Dal 21 gennaio infatti scatterà il via per l’iscrizione alle classi prime di elementari, medie e superiori. Da quest’anno con la novità – come già anticipato nei giorni scorsi – che la procedura sarà solo ed esclusivamente on line. Una rivoluzione che ha messo in allerta scuole, famiglie e persino il Comune. «Rivolgo un appello alle Direzioni scolastiche affinché aiutino le famiglie a espletare le procedure di iscrizione dei figli a scuola – ha detto l’assessore Maria Grazia Guida – Noi verificheremo insieme all’Ufficio scolastico territoriale le modalità per aiutare, nelle scuole d’infanzia comunali, quei genitori che devono iscrivere i bambini alla prima elementare». Ieri il direttore Giuseppe Petralìa si è confrontato col Comune per valutare insieme se e dove istituire delle postazioni che diventino punti di accoglienza per genitori in difficoltà. «Una fra le soluzioni potrebbe essere di attivare qualche computer nelle circoscrizioni oltre che nelle sedi delle scuole» aveva aggiunto. Venerdì prossimo ha convocato una riunione con tutti i presidi della città per mettere a punto una strategia comune. A suo parere in città il problema riguarderebbe un numero davvero esiguo di genitori, non superiore al 5 per cento. Ma il Provveditorato si è fatto comunque carico dei timori da parte dei presidi di rispondere alle difficoltà delle famiglie ma soprattutto per condividere «una strategia coordinata e uguale in tutte le scuole oltre che gestire le relazioni tra le varie istituzioni», spiega. Al di là infatti della semplice iscrizioni resta infatti da decidere come gestire tutte le varie e eventuali legate all’iscrizione. La scelta ad esempio di una particolare sezione, o l’indicazione di un compagno: quei «criteri di preferenze» che ogni scuola decide autonomamente e «che questo sistema on line adesso con tutta probabilità costringerà a razionalizzare», fa notare Petralìa. Criteri ai quali si aggiunge anche la scelta se avvalersi dell’ora di religione o meno, da comunicare all’atto dell’iscrizione. Insomma ci sono da vedere tutta una serie di dettagli che come sottolinea però la «Disal» nelle lettera tanto «dettagli» non sono: «Questa modalità ha ridotto un aspetto di vita come l’iscrizione alle prime classi ad un puro atto burocratico. Invece è il primo vero contatto della famiglia con la scuola prescelta che in diventava occasione di incontro personale».