Mascherine Ffp2 agli studenti, alle scuole i fondi per l’acquisto in farmacia

da Il Sole 24 Ore

Previsti 45,22 milioni in più per acquistare i dispositivi di protezione destinati agli alunni di medie e suoeriori in regime di autosorveglianza

di Eu.B.

Che intorno alla fornitura di mascherine Ffp2 ruotava uno dei rebus ancora da sciogliere per assicurare il mantenimeento della scuola in presenza lo avevamo scritto. Adesso arriva anche la risposta del governo. Nel decreto Sostergni-ter atteso sul tavolo di Palazzo Chigi sono previsti 45,22 milioni in più da destinare alle scuole per l’acquisto dei dispositivi di protezione per gli studenti di medie e superiori in autosorveglianza. A occuparsi della distribuzione non sarà il commissario all’emergenza, come avverrà nelle prossime settimane per i docenti che lavorano all’infanzia o nelle altre situazioni in cui gli studenti sono esentati dall’obbligo di mascherina, ma dovranno essere direttamente le scuole a rivolgersi alle farmacie.

Il finanziamento aggiuntivo

Per il pagamento delle mascherine è prevista un’apposita ripartizione del fondo per l’emergenza Covid da parte del ministero dell’Istruzione che viene apposta rimpinguato con 45,22 milioni. Quanto alla procedura la bozza del dl prevede che «sulla base di un’attestazione dell’istituzione scolastica interessata che ne comprovi l’effettiva esigenza», le farmacie e gli altri rivenditori autorizzati che hanno aderito al protocollo d’intesa per venderle a un prezzo calmierato di 75 centesimi, come previsto dal decreto Natale, forniscono tempestivamente le suddette mascherine alle medesime istituzioni scolastiche, maturando un credito che poi incasseranno.

La soddisfazione dei presidi

Soddisfatto per la misura il presidente dell’Assocazione nazionale presidi, Antonello Giannelli: «La misura contenuta nella bozza sostegni di Ffp2 gratis a professori e studenti in sorveglianza va nella direzione giusta in quanto accoglie, sia pur parzialmente, le nostre richieste». Secondo lui, però, «ora si deve proseguire sulla strada che avevamo indicato, semplificando urgentemente il protocollo di gestione dei casi positivi, allo stato ingestibile, e ampliando la rete di testing territoriale. Queste misure – conclude – se saranno adottate tempestivamente, permetteranno di ridurre significativamente il ricorso alla Dad e alla Ddi. L’Anp è, da sempre, per la scuola in presenza ma chiede di mantenere alto il livello di sicurezza per non mettere a rischio la salute del personale scolastico».