Gestione casi Covid a scuola: in Puglia per i dirigenti scolastici passo avanti per la semplificazione

da Tuttoscuola

Risultato raggiunto per i dirigenti scolastici pugliesi. Ci fa sapere Anp Puglia che “Grazie alla nostra ferma protesta si è fatto un passo avanti nella semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei casi di Covid-19, almeno per quanto riguarda alcuni degli adempimenti che i dirigenti scolastici sono tenuti ad adottare per legge“.

Cosa è accaduto? Il Dipartimento Salute della Regione, l’assessore all’Istruzione e il direttore dell’USR hanno abolito un allegato cartaceo che i dirigenti dovevano compilare con i dati di ciascun alunno per consegnare individualmente ai genitori, nel caso in quella classe si fosse verificato un caso di contagio. “Un lavoro non semplice e lungo finalizzato all’esecuzione, per gli alunni, del tampone T0, ossia da farsi il più presto possibile. L’obbligo di compilazione dell’allegato di fatto ne rallentava di molto la realizzazione. Ora la procedura sarà più snella, le scuole sono in grado di comunicare immediatamente alle famiglie la necessità di effettuare il T0, con un modello semplificato sia nella compilazione sia per l’invio alle famiglie stesse, che può avvenire con l’uso del registro elettronico“, spiega Roberto Romito, presidente di Anp Puglia.

Nel tavolo di confronto tra Regione, organizzazioni sindacali e Usr che si è tenuto lo scorso 21 gennaio, Anp ha ribadito la necessità di una semplificazione ancora più marcata: bisogna consentire alle scuole di immettere i dati direttamente nella piattaforma IRIS, con procedura analoga a quanto avviene con la piattaforma regionale GIAVA per le vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge Lorenzin. Si potrebbe così realizzare una completa dematerializzazione, cioè senza far girate carte, con vantaggio anche per i pediatri, i medici di famiglia e per tutte le strutture deputate all’esecuzione dei tamponi (farmacie, laboratori di analisi, etc.).

“Secondo noi – dice Romito – occorre attrezzarsi anche a livello regionale, con tutte quelle misure strutturali che permettano di affrontare non solo le emergenze ma anche l’ordinarietà di situazioni sanitarie critiche che verosimilmente si presenteranno nel prossimo futuro. Ci riferiamo alla previsione circa il fatto che la situazione pandemica attuale tenderà a diventare endemica, con recrudescenze stagionali coincidenti con l’avvio in autunno delle attività scolastiche. Non possiamo farci trovare scoperti ad ogni ondata virale e andare sempre in affanno“.

Anp Puglia chiede dunque una integrazione dei sistemi informatici fra sanità e scuole, con le necessarie garanzie per la protezione dei dati personali; la creazione di presìdi sanitari in ogni singola scuola, in maniera che l’effettuazione dei tamponi T0 (quando necessario) avvenga in loco e immediatamente. “Ciò significa – dice Romito – che andranno fatte, ad esempio, le assunzioni del personale infermieristico e medico necessario per realizzare i TOSS già deliberati dalla regione un anno fa, per renderli operativi almeno a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico“.

Chiede inoltre interventi che esulano dalle possibilità realizzative da parte delle singole scuole: la realizzazione, a cura degli enti locali proprietari degli edifici scolastici e già durante l’estate prossima, di impianti di ventilazione meccanica controllata* (VMC, da non confondersi con la semplice installazione di sanificatori d’aria portatili); il potenziamento reale della rete dei trasporti, con soluzioni dedicate esclusivamente agli studenti delle scuole, almeno per quanto riguarda il trasporto extraurbano; la ricerca e l’impiego di tutte le risorse possibili che servano a diminuire il numero degli alunni nei singoli locali scolastici o a favorire una loro migliore distribuzione.

Infine, Anp chiede che vengano resi noti con regolarità tutti i dati regionali aggregati riguardanti l’impatto della pandemia sul servizio scolastico senza attendere che debba farlo il Parlamento convocando in audizione il Ministro dell’istruzione, come avvenuto ieri: “E’ inaccettabile le scuole debbano compilare ogni martedì monitoraggi settimanali attraverso il sistema SIDI del MIUR e che poi i risultati in forma aggregata e sintetica non vengano mai restituiti loro né comunicati alle organizzazioni sindacali, alle associazioni professionali e all’opinione pubblica“.