M. Sicignano, Ovunque sia, saremo insieme

Marzia Sicignano scrive di donne

di Antonio Stanca

   A Scafati, in provincia di Salerno, vive Marzia Sicignano. Ha venticinque anni, frequenta l’Università e scrive poesie sulla sua pagina Instagram “Io, te e il mare”. Questo è pure il titolo del suo primo romanzo comparso nel 2018 presso Mondadori. Nel 2019 è venuto il secondo, Aria, e nel 2020 il terzo, Ovunque sia, saremo insieme. Anche questi sono stati pubblicati da Mondadori e dell’ultimo lo scorso Giugno c’è stata un’edizione speciale. Le illustrazioni sono di Sara Di Francescantonio. 

  Fin dal primo romanzo, diventato un bestseller, il successo ha arriso alla Sicignano che capace si è mostrata di cogliere con immediatezza quanto avviene nell’animo, nel pensiero di giovani donne e renderlo con un linguaggio molto vicino. Leggerla è come sentir parlare i suoi personaggi, vederli, assistere ai loro movimenti. Una trasposizione fedele di quanto, di come fanno sembrano le sue opere e così pure Ovunque sia, saremo insieme. Qui due ragazze, Sara e Marta, ripercorrono la loro vita.

   L’opera è composta da brani in prosa che si alternano con altri in versi. Sono i due aspetti della scrittura della Sicignano che stavolta vogliono trovare pari espressione. La poesia segue la prosa e diventa una considerazione, una valutazione, una riflessione su ciò che in essa dice l’una o l’altra ragazza, su quanto di loro si sa. Il fatto e il giudizio procedono insieme quasi a voler fissare, suggellare ogni frangente, ogni aspetto del cammino che le due hanno compiuto da piccole a grandi. Quello che è di una diventa anche dell’altra, niente rimane tra loro di non scambiato, non riferito, non confidato. Sempre insieme stanno. Tutto si dicono delle cose proprie e a volte anche di quelle degli altri. I loro discorsi sono la misura alla quale il mondo finisce per essere ridotto. Di quel mondo fanno parte anche genitori, insegnanti, compagni, ma limitata rimane la loro funzione, la loro importanza. Importanti saranno, invece, Matteo per Sara e Mirko per Marta. Diventeranno i loro ragazzi, rappresenteranno un riferimento fondamentale, con loro si scopriranno completamente nel carattere, nel modo di intendere, di fare: più restia, più solitaria, più nascosta Sara, più rivolta all’esterno, più bisognosa di scambi, sostegni Marta. Né l’una né l’altra, però, avrà successo col suo ragazzo, entrambe saranno lasciate, di nuovo insieme torneranno una volta rimaste sole. A lungo parleranno della loro storia d’amore, se ne faranno una colpa e intanto non usciranno dai problemi che le assillano, quelli propri della loro persona. Tramite Matteo e Mirko avrebbero potuto superarli ma non erano riuscite. Quell’esperienza aveva confermato che solo insieme potevano stare, solo insieme potevano trovare le ragioni per capirsi, spiegarsi, volersi, per vivere anche quando sarebbero diventate adulte.

   Un altro romanzo ha fatto la Sicignano di un altro caso della vita, del rapporto prima tra due bambine poi tra due ragazze. E’ la terza sua opera e la femminilità sembra confermarsi come il motivo ricorrente della sua scrittura, sembra voglia trovare con questa la sua voce più vera, più autentica.

   Di donne vuol dire la Sicignano, soprattutto di donne in formazione, seguirle vuole, mostrare cosa pensano, cosa fanno, come parlano, come crescono, come amano. Le vuole far vedere senza intervenire, quasi le fotografasse.

   E’ un’operazione nuova, insolita, difficile soprattutto se si tiene conto che a farla è una scrittrice molto giovane.