Bologna: due scuole verranno intitolate a Giancarlo Cerini e David Sassoli

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

L’annuncio è arrivato dalla viva voce del sindaco Matteo Lepore nel corso dell’evento tenutosi ieri riguardo il sistema integrato 0-6 anni. Bologna decide di intitolare due scuole rispettivamente a Giancarlo Cerini e David Sassoli. Due lunghi applausi hanno accompagnato questa decisione, segno che si tratta di due importanti personalità del mondo della scuola e della politica. Due figure che ci hanno lasciato negli ultimi mesi e che hanno causato una profonda mancanza nei loro ambiti. Due personaggi che continueranno a essere ricordati anche grazie a questi gesti simbolici e sentiti.

Giancarlo Cerini, un pezzo straordinario della scuola italiana

Giancarlo Cerini era nato il 19 aprile del 1951. La sua avventura nel mondo della scuola iniziò come maestro di scuola elementare alla fine degli anni ’60; nel 1981 diventò direttore didattico e nel 1987 ispettore, sempre in Emilia Romagna, sua regione di nascita.
Prima di lavorare nella scuola (erano gli anni del “miracolo economico”) era stato “ragazzo di bottega” insieme con il fratello gemello Floriano che qualche anno fa aveva raccontato questa esperienza di vita nel libro “Burdèl. Ragazzi di bottega”.
Nel volume, i mitici anni Sessanta vengono raccontati per come erano stati vissuti e visti dai due fratelli gemelli che, quando erano liberi dallo studio, lavoravano nella bottega di un barbiere.

Si è sempre occupato in particolare di scuola dell’infanzia ed è stato uno degli estensori dei Nuovi Orientamenti del 1991 oltre che delle Linee pedagogiche del sistema 0-6 anni. Negli ultimi anni si è dedicato con grande impegno e competenze del sistema educativo per la fascia 0-6 di cui può essere considerato a buon diritto uno degli ispiratori per gli aspetti pedagogici.

Assai cospicua la sua attività pubblicistica; difficile fare un “inventario” delle centinaia di articoli, saggi e libri che ha scritto nel corso degli anni.
E’ stato direttore di importanti riviste pedagogiche, ultimamente dirigeva la Rivista dell’Istruzione edita da Maggioli e il settimanale on line Scuola7.

David Sassoli, un grande vuoto lasciato al Parlamento Europeo

David Sassoli era nato a Firenze il 30 maggio 1956, è stato giornalista professionista dal 1986, quindi vicedirettore del Tg1 Rai dal 2006 al 2009, quando fu eletto parlamentare europeo per il Partito Democratico. Ha svolto pure il ruolo di capo della delegazione Pd all’interno dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Rieletto alle Europee del 2014, è stato vicepresidente del Parlamento europeo da luglio 2014 a maggio 2019. Quindi presidente.

Durante la situazione eccezionale causata dalla pandemia di Covid-19, Sassoli si è impegnato affinché il Parlamento europeo rimanesse aperto e continuasse ad essere operativo, introducendo – già nel marzo 2020 – dibattiti e votazioni a distanza, primo parlamento al mondo a farlo.

Sassoli aveva studiato a Roma, al liceo classico Virgilio, e poi alla facoltà di Scienze politiche La Sapienza di Roma. Iniziata giovanissimo l’attività di giornalista, lavorò al quotidiano Il Tempo, all’agenzia di stampa Asca, nella redazione romana de Il Giorno, e poi è stato assunto in Rai nel 1992.

Come politico, è stato eletto per tre mandati europarlamentare, l’ultimo dei quali culminato con l’elezione a presidente dell’assise di Strasburgo. Sposato, due figli, è stato tra i fondatori di Articolo 21, mentre il suo interesse politico risale agli anni dello scoutismo e di associazioni culturali di ispirazione politica che riuniva gruppi di giovani provenienti dall’associazionismo cattolico (Aci, Fuci, Acli); negli anni ’80 partecipa all’esperienza della Lega Democratica, un gruppo di riflessione politica animato da Pietro Scoppola, Achille Ardigò, Paolo Prodi, Roberto Ruffilli.